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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Corse fantasma Stp: "L'azienda non sapeva, avviati 30 procedimenti disciplinari"

L'audizione in consiglio provinciale del direttore della società, Maurizio Falcone. Il presidente Matarrelli: "Abbiamo chiesto la modifica del bilancio 2022, ora controlli a 360 gradi anche su corse urbane e regionali"

BRINDISI – “L’azienda non era al corrente del fatto che alcuni servizi non siano stati eseguiti correttamente o non siano stati eseguiti del tutto, da parte di alcuni dipendenti”. L’audizione di Maurizio Falcone, direttore della Stp Brindisi, certifica che vi sono state delle falle nei controlli sulle corse effettuate dalla Società di trasporto pubblico. Falcone è stato ascoltato stamattina (giovedì 2 novembre) dai consiglieri provinciali, nel corso di una seduta dell’assise convocata per fare chiarezza sui conti e sulle criticità economiche della partecipata, di cui la Provincia di Brindisi è socio di maggioranza.

Il bubbone è scoppiato lo scorso 16 ottobre, quando lo stesso consiglio provinciale non ha approvato il bilancio consuntivo 2022, a causa di un disallineamento per centinaia di migliaia di euro dovuto alle cosiddette corse fantasma: servizi di collegamento extraurbani che non sarebbero stati effettuati o che lo sarebbero stati in modo non corretto, nonostante siano stati rendicontati. Si è trattato di un vero e proprio terremoto che nei giorni successivi ha portato alle dimissioni del presidente e di due componenti del consiglio di amministrazione.

L’audizione di Falcone era stata richiesta dal consigliere d’opposizione Luciano Cavaliere (Fratelli d’Italia). Dopo aver esposto la sua relazione, il direttore ha risposto ai quesiti posti dallo stesso Cavaliere e dal presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, per conto dei gruppi di maggioranza.

I chiarimenti di Falcone

Falcone ha spiegato che al momento sono stati avviati 30 procedimenti disciplinari, a carico di altrettanti autisti. Le tratte viziate da presunte irregolarità non rientrano fra quelle di studenti e operai. Avrebbero quindi un’utenza zero o prossima allo zero. Il numero di corse non eseguite (o eseguite male) non è ancora stato definito. Da quanto spiegato da Falcone si tratterebbe di “piccole situazioni di criticità rispetto alla massa dei servizi che gestiamo”.

Il direttore ha inoltre riferito che nell’arco del 2022 sono stati gestiti circa 170 reclami, perlopiù per fermate non effettuate, con eventuali procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti che non avevano perfettamente assolto al loro dovere.

Nell’esprimere il suo stupore per il fatto che l’azienda non fosse a conoscenza delle corse non effettuate, il consigliere Cavaliere ha chiesto come sia possibile che nessuno si accorga se un pullman esca o meno da una rimessa. Falcone ha chiarito che la società dispone complessivamente di nove depositi esterni. “Deve essere il conducente – riferisce il direttore – a segnalare sul foglio di marcia se non ha fatto la corsa”.

Luciano Cavaliere

Falcone ha fatto anche riferimento a un ordine di servizio del 2021 sull’obbligo di effettuare tutte le corse programmate. A tal proposito, il consigliere Cavaliere pone “un problema di natura politica. “Il Cda  - chiede il capogruppo di FdI - come ha influito su questo ordine di servizio? Ha preso atto di questa indicazione? Se lo ha fatto, quali conseguenze ne sono derivate? Non so se sia più grave che 30 autisti siano capaci di scomparire dai radar o che ci sta stata una mancanza di controllo”.

L'affondo di Matarrelli: "Piccole criticità? fenomeno di gran lunga superiore"

Proprio la questione riguardante i mancati controlli è stata rimarcata con forza da Matarrelli, che ha incalzato Falcone con una serie di domande. In particolare Matarrelli ha ribadito come non si possa derubricare il tutto a “piccole criticità”. “Lei - afferma Matarrelli, rivolgendosi a Falcone - deve aprire gli occhi. Se un semplice presidente della Provincia si rende conto di anomalie di questo tipo, lei dovrebbe rendersene conto ancora di più? Da Brindisi mi denunciano la carenza di corse notturne programmate, previste e mai effettuate. Lei ha l’obbligo di chiarire cosa avvenga in questa azienda. Ci sono in ballo soldi pubblici, che devono essere spesi per i cittadini”.

Intanto il presidente della Provincia ha chiesto che il rendiconto 2022 venga modificato rispetto a quello proposto. “Abbiamo previsto - afferma Matarrelli - che sia accantonato l’utile nel fondo rischi, che siano bloccati i premi ai dipendenti e che nel 2023 ci sia un ulteriore fondo di riserva da cui poter accedere una volta che quantificheremo il presunto danno prodotto alla Provincia e quindi ai cittadini”.

Matarrelli si sofferma anche su una grave anomalia riguardante la soglia di tolleranza del 3 percento: ossia il limite entro il quale la Stp non può chiedere al socio di maggioranza il pagamento di corse effettuate in eccedenza rispetto al chilometraggio previsto dal contratto. “Lo scorso 2 febbraio – afferma Matarrelli - quando la Stp è venuta da noi, ha dichiarato di aver effettuato il 5,2 percento di corse in più rispetto al contratto. E per quel 2,2 percento in più rispetto alla soglia di tolleranza del 3 percento, le spettanze per Stp corrispondevano a 175mila euro”. “Poi  - prosegue Matarrelli - dopo una prima analisi del collegio dei sindaci revisori, il dato è sceso all’1,18: il 4 percento in meno, che sta a indicare 350mila di differenza rispetto a quanto dichiarato. Per noi è gravissimo che sia accaduto ed è doveroso fare chiarezza fino in fondo".

Non solo. Matarrelli chiede anche un’estensione dei controlli. “Finora – afferma il presidente – sono stati effettuati solo sui fatti denunciati. Immagino che ora sia interesse di tutti fare controlli a 360 gradi, anche sulle corse urbane e regionali. Il collegio dei sindaci si è impegnato a fare un’analisi puntuale su 123 mila corse entro aprile 2024. Il campione preso finora in esame dal collegio, pari allo 0,1 percento, ha già fatto scendere quel dato dal 5,2 a ll’1,8 percento. La mia percezione - conclude - è che il fenomeno sia di gran lunga superiore rispetto a quelle 'piccole criticità' cui si è fatto riferimento". 

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