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Ambiente Ostuni

Nel parco per vedere farfalle rare

OSTUNI - Come molte specie di piante e animali anche alcune farfalle sono a rischio estinzione. Se veder volare una farfalla è sintomo del buono stato di salute dell’ambiente, veder volare una specie a rischio, protetta da diverse leggi nazionali ed europee, è sintomo della corretta gestione di un ambiente sano e ricco di biodiversità come quello del Parco Naturale Regionale Dune Costiere.

OSTUNI - Come molte specie di piante e animali anche alcune farfalle sono a rischio estinzione. Se veder volare una farfalla è sintomo del buono stato di salute dell’ambiente, veder volare una specie a rischio, protetta da diverse leggi nazionali ed europee, è sintomo della corretta gestione di un ambiente sano e ricco di biodiversità come quello del Parco Naturale Regionale Dune Costiere.

Il Parco è un’area protetta situata nei comuni di Ostuni e Fasano e si inserisce nel sistema dei Parchi della Regione Puglia che si pone come obiettivo primario la protezione dell’ambiente, della flora e della fauna che lo abita, con particolare attenzione nei confronti di quelle specie che sono a rischio di estinzione o che necessitano di una maggiore tutela. L’area protetta si estende per circa 1.100 ettari di biodiversità comprendendo al suo interno una grande varietà di habitat diversi.

All’interno di questo territorio la cooperativa Serapia svolge i suoi servizi di ecoturismo, educazione ambientale ed escursionismo ma anche di monitoraggio naturalistico dell’area. Proprio durante una sessione di monitoraggio il dott. Enzo Suma ha individuato all’interno del Parco Dune Costiere un’area di grande interesse per la riproduzione di una delle farfalle più belle e rare di Puglia, la Zerinzia (Zerynthia cassandra), specie protetta perché a rischio estinzione.

La Zerinzia è un coloratissimo lepidottero caratterizzato da ali di colore di fondo giallo sulle quali spiccano alcune macchie rosse e nere. E’ una farfalla appariscente e inconfondibile per il suo caratteristico volo e la sua vivacissima colorazione, oltre che per il disegno delle ali a tratti merlettato. I bruchi di questa farfalla si nutrono solo ed esclusivamente di una pianta ormai poco comune, l’aristolochia. Prima di diventare farfalle, i bruchi compiono 5 mute in un arco di tempo di 4/5 settimane durante il mese di maggio, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, passano l’inverno in questo stato prima di realizzare la metamorfosi in farfalla nella primavera successiva.

E’ possibile osservare questa meravigliosa farfalla in volo per pochissimi giorni, circa 3 settimane, tra fine marzo e metà aprile e solo ed esclusivamente in quelle aree dove è presente la pianta, l’aristolochia, che può ospitare e nutrire i bruchi. L’aristolochia, detta anche erba astrologa, è notoriamente una pianta tossica e pare che nutrendosi di questa pianta i bruchi rendano le farfalle incommestibili ai possibili predatori come ragni, rospi e uccelli. Nonostante questo, la Zerinzia è divenuta una farfalla molto rara e pertanto difficilmente la incontreremo nelle nostre campagne o durante le nostre passeggiate in natura.

La riduzione delle zone umide ma soprattutto la scomparsa della pianta che ospita e nutre il bruco hanno fatto si che la Zerynthia cassandra sia diventata rara e protetta tale da essere inserita  nel "Libro Rosso delle farfalle italiane" e nell’Allegato II-IV della direttiva Habitat dell’Unione Europea come "specie di farfalla diurna minacciata e in progressiva grave diminuzione per cause naturali o per fattori di origine antropica". Rientra dunque tra le  specie  animali  e  vegetali  di  interesse  comunitario  la  cui conservazione  richiede  la  designazione  di  zone  speciali  di  conservazione.

Il Parco Regionale delle Dune Costiere ancora una volta non smentisce il suo fondamentale ruolo nella conservazione della biodiversità garantendo anche in questo caso la sopravvivenza di una farfalla tanto bella quanto rara. Gli operatori della cooperativa Serapia hanno da subito avvertito il presidente del Parco in maniera tale da intraprendere iniziative per la sua conservazione e i provvedimenti più opportuni per tutelare l’area. Importante in questi casi la corretta gestione dell’ambiente per garantire la sopravvivenza della pianta a cui questa farfalla è legata e senza la quale si estinguerebbe.

Per conoscere meglio il mondo delle farfalle la cooperativa Serapia ha organizzato per domenica 13 maggio un’escursione nel Parco durante la quale verranno illustrate le specie di lepidotteri presenti nell’area con l’osservazione diretta dei bruchi e delle farfalle con liberazione in natura di alcuni esemplari allevati in cattività. Il punto di incontro dell’iniziativa è Masseria Fontenuova, nei pressi della Casa del Parco, alle ore 9.30. Dalla masseria partirà una passeggiata per grandi e piccoli alla ricerca delle farfalle. Un modo come un altro per ricordare a tutti che la natura va protetta a partire dai suoi elementi più piccoli.

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