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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Mister Danucci e il suo futuro: "Parlerò con la società, penso non ci siano problemi"

L'allenatore del Brindisi ha tenuto una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il direttore generale Valentini. Il dg: "Mi auguro che la promozione abbia potuto cementare un rapporto vero e duraturo con la città, L’anno prossimo di momenti difficili ce ne potranno essere tanti"

BRINDISI – “Da parte mia c’è tutta la disponibilità a parlare con la società. Penso che non ci siano problemi”. Sembrerebbero esserci tutte le premesse per la permanenza a Brindisi di Ciro Danucci. L’allenatore che dopo 33 anni ha riportato il Brindisi in terza serie, oggi pomeriggio (martedì 16 maggio), ha preso parte a una conferenza stampa insieme al direttore generale del sodalizio biancazzurro, Pierluigi Valentini. E’ stata l’occasione per fare una lunga serie di ringraziamenti alle tante persone che hanno contribuito alla promozione in Serie C ottenuta grazie allo spareggio contro la Cavese vinto domenica scorsa a Vibo Valentia.

Ci si aspettava anche che i due potessero togliersi qualche sassolino dalla scarpa, ma hanno preferito mantenere un profilo basso. “Non mi devo togliere sassolini. Sono solo felice – afferma Valentini - per la nostra vittoria. Mi auguro che questo risultato abbia potuto cementare un rapporto vero e duraturo con la città. L’anno prossimo di momenti difficili ce ne potranno essere tanti. E non sarà con 500 spettatori di media che li supereremo o con il pubblico pronto a contestare a ogni sconfitta. Mi auguro che questa vittoria abbia fatto fare quel salto necessario per capire che questa Serie C la possiamo conservare”. 

La vicenda dell'esonero (rientrato)

Nel rimarcare il rapporto di amicizia instauratosi con il mister, Valentini ricostruisce anche le tribolate 48 ore che fra il 6 e il 7 febbraio, dopo la sconfitta interna contro il Martina Franca, portarono prima all’esonero di Danucci e poi al clamoroso dietro front. “A febbraio - afferma il dg - quando abbiamo preso quella decisione terribile ho pianto come un bambino. Quella sera il presidente mi ha scritto: ‘Abbiamo fatto una fesseria, ci penso io’. Io poi ho detto: ‘Ci devono mettere la faccia i calciatori’. Lui (il presidente Arigliano, ndr) ha incontrato i giocartori e loro hanno detto che il mister non c’entrava nulla. A quel punto noi tutti insieme ci abbiamo messo la faccia. Ora dai social mi accorgo che se ne sono accorti tutti che Danucci è il miglior allenatore del campionato”. 

La risposta alle critiche

Il tecnico esprime grande riconoscenza nei confronti dei calciatori e del suo staff. “Non capita spesso  - dichiara – che la squadra si opponga all’esonero di un allenatore. Insieme abbiamo fatto qualcosa di straordinario”. Danucci ringrazia chi lo ha sostenuto e anche chi lo ha aspramente criticato, “perché mi ha dato la forza per migliorare”. “Molte volte queste critiche - afferma - andavano oltre l’aspetto puramente calcistico”. “Gradirei che la gente - prosegue l’allenatore - fosse più attenta quando esprime dei giudizi sull’operato di un allenatore. Tutte queste componenti ci hanno permesso di entrare nella storia del calcio di Brindisi. Tornare in C dopo 33 anni è stata un’impresa straordinaria di cui vado fiero”. 

Il futuro di allenatore e Dg

E adesso ci si interroga sul futuro del mister. Resterà a Brindisi anche l’anno prossimo? “Abbiamo appena finito - afferma - di festeggiare. Non abbiamo avuto modo di incontrarci. Ora prepariamo la partita di Sorrento (il secondo impegno del Brindisi nella poule scudetto di Serie D in programma domenica prossima, preceduto però dall’impegno casalingo contro il Catania che andrà in scena domani, mercoledì 17 maggio, alle ore 16, allo stadio Fanuzzi, ndr). Da parte mia c’è tutta la disponibilità a parlare con la società. Penso che non ci siano problemi”.

Stessa questione si pone anche riguardo al futuro di Valentini. “Non sarà mai una questione - dichiara il Dg  - di contratto. Col presidente ci guardiamo negli occhi e ci capiamo in un secondo. Una volta che ci siederemo intorno a un tavolo ci saranno le condizioni per andare avanti. Finora abbiamo espresso solo il 30 percento del potenziale che possiamo esprimere. Le intenzioni ci sono tutte e sono certo che ci saremo noi ai nastri di partenza della prossima stagione”.

La partita contro il Catania

Ma la stagione del Brindisi non è ancora terminata, perché domani, come detto, ci sarà l’impegno contro il Catania, corazzata con giocatori di categoria superiore che ha dominato il girone I della Serie D, ma che nella gara uno del girone a tre della prima fase della poule scudetto, ha perso in casa (2-0) contro il Sorrento. Nonostante si tratti di un impegno infrasettimanale, in pieno orario lavoratovi, i biglietti staccati sono già più di 1500. “Veniamo da una partita – afferma Danucci - in cui abbiamo speso tantissimo sia dal punto di vista fisico che mentale. Sarà un impegno difficile e complicato. Abbiamo qualche acciaccato. Scenderà in campo una formazione competitiva. Sappiamo di affrontare una squadra fuori categoria per quanto riguarda la Serie D”. 

Ossatura da Serie C?

Ma l’ossatura di questo Brindisi potrebbe anche competere in un campionato difficilissimo come sarà quello di Serie C nella stagione 2023/24?  “Abbiamo gente – afferma Valentini - che la Serie C l’ha già fatta. Abbiamo giocatori prontissimi per questo palcoscenico. La squadra andrà rinforzata. La Serie C si preannuncia una piccola B2. Sicuramente non dovremo partire da zero, ma queste sono valutazioni che farà l’allenatore insieme al direttore sportivo. Ci sono moltissimi elementi che possono essere lo zoccolo duro della squadra, oltre ad avere la doppia valenza di essere i portatori del lavoro di Danucci”. 

La pensa allo stesso modo il mister. “Brindisi - afferma Danucci - è una squadra forte, fatta di ottimi calciatori. Quello da cui si può ripartire sono le qualità morali. Questi ragazzi mi hanno dato dimostrazione di grandissimo attaccamento: di grandissima voglia di arrivare. Si sono esaltati nelle difficoltà. Ci sono dei giocatori dai quali si può ripartire. Ora dobbiamo pensare di finire bene”. 
 

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