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Domenica, 28 Aprile 2024
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La "miglior difesa" si è spenta a Jesi

BRINDISI - Il tonfo di Jesi è stato tanto clamoroso quanto inaspettato per come è maturato, con l’incredibile risultato finale di condanna per la difesa che ha subito un passivo di 92 punti,ma soprattutto per la condotta di gara quasi indolente dei giocatori brindisini. Le ultime prestazioni dell’Enel Brindisi giustificavano un sano ottimismo perché la squadra di coach Bucchi aveva sfiorato l’impresa a Pistoia, aveva battuto facile Veroli in casa ed aveva fatto il colpaccio lottando con determinazione e coraggio sul difficile campo di Barcellona Pozzo di Gotto.

BRINDISI - Il tonfo di Jesi è stato tanto clamoroso quanto inaspettato per come è maturato, con l’incredibile risultato finale di condanna per la difesa che ha subito un passivo  di 92 punti, ma soprattutto per la condotta di gara quasi indolente dei giocatori brindisini. Le ultime prestazioni dell’Enel Brindisi giustificavano un sano ottimismo perché la squadra di coach Bucchi aveva sfiorato l’impresa a Pistoia, aveva battuto facile Veroli in casa ed aveva fatto il colpaccio lottando con determinazione e coraggio sul difficile campo di Barcellona Pozzo di Gotto.

Era la partita da vincere a tutti i costi per non perdere i contatti con la vetta della classifica ed alimentare le speranze di lottare per la prima posizione con Reggio Emilia, Pistoia e Scafati. Ed invece a Jesi la squadra ha perso abbassando la guardia dopo il primo ed entusiasmante “tempino” durante il quale si è avuta l’ impressione che sarebbe sta una passeggiata, che finalmente l’Enel Brindisi aveva recuperato Maestrello protagonista di un inizio formidabile con la realizzazione di tre triple su tre consecutive, e con la formazione di Stefano Cioppi che sembrava in crisi irreversibile.

Appena il tempo di sentirsi appagati, invece, che la squadra si è ritrovata in ginocchio, incapace di opporsi a Jesi e di reagire ad un parziale - record  di 19 a 0 in poco più di 8 minuti di gioco, senza riuscire a realizzare un solo punto neppure dalla lunetta, tanto è stata anche l’incapacità di penetrare e prendersi i falli. A Jesi si è improvvisamente sfaldata la più solida difesa del campionato, il fiore all’occhiello di coach Bucchi presa di mira sotto i tabelloni dallo straordinario Maggioli e dalla distanza da Brooks e  McConnel (ma Renfroe dov’era?) che non hanno trovato alcuna opposizione difensiva degna di tal nome, ma si è disunito anche il “gruppo” che così compatto e  concentrato aveva superato la dura trasferta di Barcellona Pozzo di Gotto.

E così questa volta sono usciti fuori dal gruppo  i “solisti“ come  Jimmy Hunter che ha portato referto un bottino personale di 21 punti con una valutazione complessiva di 22 che non sono serviti certo alla causa della squadra. Qualcuno dovrebbe ben spiegare ad Hunter che i punti qualità sono quelli utili alla squadra, realizzati nei momenti decisivi, quando la partita lo richiede, non già a risultato acquisito ed in particolare  quando il gruppo è allo sbando e la difesa non reagisce.

Nella partita della delusione va assegnato un ruolo negativo anche a Borovnjak. Il bravo pivot dovrebbe ormai aver capito che non può caricarsi di falli in pochi minuti e privare la squadra del suo apporto determinante in una partita che ha probabilmente deciso il futuro della squadra (ma perché Bucchi non lo ha richiamato in panchina dopo il secondo fallo?) anche perché rischia di vanificare tutto quanto di positivo sta facendo in questo campionato.

Continua a deludere ancora una volta Formenti e non si comprende come coach Bucchi possa concedergli a Jesi ben 22 minuti di presenza nel corso dei quali il giocatore ha realizzato un solo punto e dalla lunetta (1/2) ed ha tirato con un complessivo 0/3, mentre finalmente  la società ha risolto consensualmente il contatto con  il giovane Poletti che  anche a Jesi è sembrato giocare in una squadra che non è la sua. In giornata la società brindisina ha annunciato l’ingaggio del giovane Jakub Wojchiechowski, ala-pivot di mt. 2,13, di origine polacca ma di formazione italiana, proveniente dal Benetton Treviso.

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