“Nessuna estorsione a quell’asta giudiziaria”: la difesa al Riesame
Salvatore De Giorgi e Cosimo Giosa, titolari di agenzie immobiliari, hanno respinto le accuse: il primo è in carcere, l’altro ai domiciliari
Salvatore De Giorgi e Cosimo Giosa, titolari di agenzie immobiliari, hanno respinto le accuse: il primo è in carcere, l’altro ai domiciliari
Dieci brindisini sotto processo dopo il blitz della Mobile del 2007: erano accusati di associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, minacce, estorsioni e lesioni. In primo grado condanne sino a cinque anni di reclusione
Era un “sistema” come amava autodefinirsi in grado di “manipolare gli esiti delle aste giudiziarie” al fine trarne un profitto. Detto in termini più tecnici, una associazione per delinquere dedita alla turbata libertà degli incanti (sistematica) e alle estorsioni.
SAN PIETRO VERNOTICO – Una casa sottoposta a sequestro e in attesa di essere venduta all’asta; l’interessamento di tre persone che, secondo l’accusa, assicurano al proprietario che possono ritirarsi dall’asta ma dietro compenso; la denuncia alla Guardia di Finanza corroborata da una cassetta audio nella quale sono registrati i colloqui fra i tre e il denunciante. Oggi il collegio (presidente Licci, giudici Fiorentino e Scuzzarella) ha affidato l’incarico peritale per la trascrizione del contenuto. E il processo, nell’attesa di avere queste trascrizioni, è stato aggiornato al 3 dicembre.