CELLINO SAN MARCO - Un altro passo avanti nelle indagini, dopo l'arresto del responsabile dell'omicidio di Gianluca Saponaro, avvenuto nel pomeriggio del 19 giugno a Cellino San Marco. La Squadra Mobile di Brindisi ha dato notizia stamani del ritrovamento dell'arma del delitto, al termine di una lunga ricerca conclusasi sabato sera attorno alle 20. Si tratta di una doppietta a canne mozze con matricola abrasa, circostanza che aggiunge un paio di aggravanti al reato già contestato al 21enne Joseph Orofalo: quelle della modifica dell'arma e della cancellazione dei dati identificativi.
BRINDISI – Sì è chiusa alcune ore fa con il fermo di uno dei due fratelli ricercati da ieri l’indagine sull’omicidio del pregiudicato Gianluca Saponaro di 29 anni avvenuto a Cellino San Marco sabato pomeriggio alle 17,40. Si tratta di Joseph Orofalo di 21 anni, il fermato, di Antonio Orofalo di 25 anni, che nella tarda mattinata di oggi si sono presentati ai carabinieri in compagnia del loro legale di fiducia, e sono stati quindi sottoposti ad alcune ore di interrogatorio. Le loro versioni coincidono, e descrivono l’uccisione di Saponaro come la conclusione di lunghe settimane di ricatti estorsivi e minacce, che proprio sabato attorno alle 15 erano culminate nel momentaneo sequestro di Antonio Orofalo e nel suo pestaggio.