MANDURIA - Svuotata alla vigilia di Pasqua, torna ad affollarsi la tendopoli allestita lungo la strada provinciale tra Oria e Manduria. E stavolta per davvero. Altro che riapertura temporanea di settantadue ore! In arrivo presso il campo oltre mille emigranti. Per ora. Visto che alle porte di Lampedusa altri barconi della speranza stanno per approdare, colmi di profughi. In sintesi, è di nuovo emergenza. La cronaca delle ultime ore, intanto. È salpata in serata da Lampedusa la nave “Excelsior” con a bordo 1.066 profughi che verranno trasferiti a Taranto da dove raggiungeranno la tendopoli di Manduria. Sono tutti profughi sbarcati a Lampedusa nelle ultime 24 ore. Si tratterebbe, per la quasi totalità, di profughi partiti dalla Libia e provenienti dall'Africa sub-sahariana.
BRINDISI – Sarà Brindisi ad ospitare i naufraghi di Lampedusa. Decollati dall'aeroporto dell’isola 50 dei 53 sopravvissuti al naufragio di ieri nel Canale di Sicilia. I migranti, che vengono dall'Eritrea, dal Niger, dall'Egitto e dal Sudan, hanno raccontato di essere partiti dalla Libia e di essere rimasti in mare per circa 5 giorni: poi la tragedia in mare. A Brindisi, in Questura, nel primo pomeriggio avverrà formalmente l’identificazione. Successivamente il gruppo sarà accompagnato presso il Cara (Centro per richiedenti asilo): struttura che attualmente è vuota. Già allertate Prefettura e Questura, per la gestione dell’accoglienza.
Manduria si avvia a diventare la nuova Lampedusa. Un governo allo sbando, che si muove fra cinismo e impreparazione, sta risolvendo la crisi degli immigrati sommando l’orrore del trattamento inumano verso i profughi con il disprezzo verso i nostri concittadini. La scelta di Manduria, che ha provocato le dimissioni di Alfredo Mantovano, sottosegretario pugliese agli Interni, corrisponde a un calcolo politico, quello di mettere in difficoltà una regione amministrata dalla sinistra. In tutta questa vicenda sono venuti alla luce i veri problemi del governo Berlusconi. Il primo è l’impreparazione.
In stato di assideramento, di primo mattino, nei pressi della stazione ferroviaria di San Pancrazio Salentino. In queste condizioni è stato trovato dal personale del 118, dopo la segnalazione di un cittadino, un extracomunitario 40enne fuggito dalla tendopoli di Manduria. L'uomo, un nord africano di cui non sono ancora note le generalità e la nazionalità, è stato soccorso e trasportato nell'ospedale di Mesagne dove i medici hanno provveduto alle cure del caso. Le sue condizione non sono tuttavia preoccupanti. Dopo essere stato rifocillato e curato, il 40enne è stato preso in consegna dai poliziotti del commissariato di Mesagne che lo hanno portato in questura a Brindisi per procedere all'identificazione, e al successivo riaccompagnamento nella tendopoli di Manduria.
MANDURIA - Sono arrivati da poche ore e stanno già tentando di fuggire alcuni dei tunisini giunti stamane da Lampedusa e ospitati nel Centro di identificazione ed espulsione allestito nell'ex aeroporto militare di Manduria. Due di loro sono stati intercettati, ad un paio di chilometri dal campo, da una guardia giurata in servizio di pattuglia a protezione di un vicino impianto fotovoltaico. I due immigrati sono stati così riaccompagnati al centro. Altri gruppetti di immigrati sarebbero stati avvistati nelle campagne che circondano il Cie. La situazione è sotto controllo ma la tensione cresce. Il primi 300 immigrati (tutti uomini tunisini, tra loro ci sarebbe un solo minorenne) sono arrivati in mattinata, a bordo di sei pullman, nella tendopoli allestita nell'area dell'ex aeroporto militare utilizzato fino agli anni quaranta-cinquanta e poi dismesso. A seguire gli altri 250. Si tratta dei tunisini giunti stamane al porto di Taranto a bordo della nave San Marco proveniente da Lampedusa. Contestualmente sono cominciate all'interno del Cie anche le operazioni di identificazione.