BRINDISI - Per il Tribunale anche il pagamento in nero degli stipendi dei giocatori fu un sistema di distrazione delle somme. Il caso in questione è quello del Brindisi Calcio in epoca Salucci e del fallimento del 2004: oggi, a nove anni di distanza dai fatti, si è chiuso il primo grado del processo con due condanne per bancarotta fraudolenta.
BRINDISI – Mario Salucci, ex patron, e Luciano Morosi, ex presidente del Brindisi Calcio Srl, sul banco degli imputati per la bancarotta che nel 2004 portò al fallimento e alla radiazione della squadra che militava nel campionato di C2. I due imputati non sono comparsi in aula. Salucci, difeso dall’avvocato Pietro Balestra, è praticamente irreperibile. La precedente udienza saltò perché non era stato possibile notificargli la citazione, questa volta è stata notificata ad un avvocato di Cosenza. Morosi, difeso da Simona Attolini, invece arriverà quando deciderà di far sentire le sue ragioni. Parte civile si è costituito il curatore fallimentare Davide Frigione assistito dall’avvocato Carlo Carriere.