Notificati gli avvisi di garanzia ai medici che erano di turno domenica scorsa, quando è avvenuta la tragedia. Autopsia prevista per l'otto giugno. I genitori, una coppia di Torre Santa Susanna, sporsero subito denuncia
OSTUNI – “Si è trattato di una morte improvvisa, senza un chiaro segno o evento premonitore”. La consulenza tecnica medico legale sulle cause del decesso di un feto nato morto lo scorso settembre nel reparto di Ginecologia dell’ospedale di Ostuni sembra sollevi da ogni responsabilità il personale medico.
BRINDISI - Sopralluogo dei carabinieri del Nas stamani all’ospedale Perrino di Brindisi per ricostruire il percorso fatto dalla donna di 34 anni di Carovigno, che ha dato alla luce un bimbo senza vita, dal reparto di Ginecologia (al nono piano della struttura) alla sala operatoria (al quinto piano).
BRINDISI - “Secondo quanto è stato riferito ai miei assistiti, i genitori del neonato, la morte sarebbe avvenuta per l’ingestione di un quantitativo eccessivo di liquido amniotico. Quello che intendiamo appurare è se, nel caso in cui si fosse intervenuti prima, si sarebbe potuto evitare il tragico epilogo”.
OSTUNI - Lamentano da tempo una carenza di personale in un reparto, quello di Ostetricia e Ginecologia di Ostuni, che ha rischiato la chiusura e che è stato salvato in extremis. Il malumore si è intensificato in questi giorni, dopo che la procura di Brindisi ha avviato un’inchiesta sulla morte di un neonato.