PORTO CESAREO - La partita contro l'abusivismo edilizio, che nei mesi scorsi ha registrato il sequestro di alcune strutture turistiche, a Porto Cesareo comincia a registrare anche la partecipazione dei cittadini. Lo fanno sapere i carabinieri della compagnia di Campi.
SAN PIETRO VERNOTICO – Irpef non pagata nell'anno 2008 e la Guardia di Finanza sequestra beni per un valore complessivo di 55mila euro. Nei guai un istituto di vigilanza di San Pietro. Segnalato all'autorità giudiziaria il rappresentate legale, è accusato di “omesso versamento di ritenute certificate”.
SAN VITO DEI NORMANNI – I carabinieri della compagnia di S.Vito dei Normanni stanno completando in queste ore la notifica del sequestro preventivo dei beni a Francesco Bello, il commerciante di ferramenta di S.Vito arrestato il 30 dicembre del 2010 in flagrante reato di usura, mentre intascava le banconote di una “rata” versata da un agente di commercio che si era rivolto a lui per ottenere un prestito. Bello, 76enne, è già stato condannato a tre anni di reclusione per una sola delle circostanze contestategli.
Il trucco è sempre quello, favorito dalla vecchia legge della Regione Puglia sulle fonti rinnovabili (sostituita dall'inizio del 2011 da una nuova normativa che praticamente rende conveniente solo la realizzazione di impianti su coperture e tetti, insomma in alto e non più nelle campagne).Per aggirare l'obbligo della Valutazione di impatto ambientale per i campi fotovoltaici di potenza superiore ad 1 megawatt, i grandi impianti venivano frazionati fittiziamente per poter procedere con la sola Dichiarazione di inizio attività. La Procura di Brindisi ha al proprio attivo già numerosi sequestri preventivi per violazione delle leggi urbanistiche e dei vincoli paesaggisti, ora è toccata a 19 campi fotovoltaici, tra Brindisi e San Pietro Vernotico, del Gruppo Energia della famiglia Degennaro, i potenti costruttori baresi. Su di loro, nel caso in questione, ha indagato la Guardia di Finanza di Brindisi.
BRINDISI – Frazionamento fittizio di tre grandi campi fotovoltaici in 19 impianti di potenza installata inferiore ad un megawatt, e ciò anche in zone a vincolo paesaggistico, quindi con l’unico obiettivo di aggirare l’obbligo della sottomissione dei progetti a Valutazione di impatto ambientale, come previsto dalla normativa regionale in vigore all’epoca dei fatti. E da stamani la compagnia pronto impiego della Guardia di Finanza di Brindisi, assieme ad unità del Nucleo di polizia tributaria, sta procedendo al sequestro preventivo di tutti e 19 i campi in questione, su provvedimenti emessi dal gip Paola Liaci, richiesti dal procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi.