Mesagne, c’è un’antica tomba medievale nel cantiere Aqp
Molta attenzione da una settimana nel centro storico per il ritrovamento di reperti appartenenti a uno scheletro già danneggiato da lavori di scavo del passato
Molta attenzione da una settimana nel centro storico per il ritrovamento di reperti appartenenti a uno scheletro già danneggiato da lavori di scavo del passato
La scoperta è stata fatta durante gli scavi dell’Aqp per la fornitura di un nuova rete nel centro di Mesagne. Nella stessa zona erano già stati rinvenuti manufatti in ceramica e vasellami
BRINDISI – Una squadra della Federazione speleologica pugliese, impegnata in un progetto della Regione, penetra in una cavità naturale in località Badessa tra l’omonima masseria disabitata e la linea ferrovia Brindisi-Bari, e scopre uno scheletro umano. Ma non si tratta di un rinvenimento di interesse antropologico e storico, bensì di lavoro per le forze dell’ordine. Date le condizioni dei resti, si potrebbe pensare a quelli di un giovane di S. Vito dei Normanni la scomparsa del quale risale al 9 marzo 2008, diventata oggetto anche il 7 aprile di una delle segnalazioni della trasmissione “Chi l’ha visto?” su iniziativa dei carabinieri di S.Vito. Ma questa è solo una ipotesi basata su due circostanze: la prima è che nella zona Antonio Santoro, 30 anni all’epoca della scomparsa, è l’unica persona che manca all’appello. La seconda è che le notizie investigativa sulla vicenda davano Santoro per vittima di una lupara bianca, e il suo corpo occultato appunto in una cavità.