Andò dalla nuova vicina di casa per prendere il caffè e la violentò. Dopo sette anni è stato riconosciuto definitivamente colpevole e ora deve scontare una pena di quattro anni di reclusione. Si tratta del carpentiere 44enne di Ceglie Messapica Giuseppe Barletta.
SAN VITO DEI NORMANI – Vere e proprie scene da Arancia Meccanica, così violente che il titolo del film di Stanley Kubrick ha dato il nome all’operazione che i carabinieri della compagnia di San Vito de Normanni al comando del capitano Ferruccio Nardacci, hanno condotto all’arresto di due giovani del posto. Uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari e l’altro alla misura dell’obbligo di dimora. Maggiori dettagli dell’operazione saranno resi noti nella conferenza stampa che avrà luogo oggi alle 10,30 presso il comando della compagnia di San Vito.
SAN PIETRO VERNOTICO – Una scena che non avrebbero mai voluto trovarsi davanti agli occhi, quella cui questa mattina i carabinieri della stazione di San Pietro Vernotico hanno assistito, quando hanno fatto irruzione in un’abitazione del centro cittadino. Una ragazzina di 15 anni, in assenza della madre, stava per essere violentata nel suo letto dall’uomo che da sei anni aveva sostituito il suo papà.
LATIANO - Stuprò la figlioletta di quattro anni, patrigno torna in carcere per effetto di una sentenza definitiva che lo ha condannato a circa nove anni di detenzione per violenza sessuale. L’uomo, un operaio 68enne di Latiano, aveva trascorso gli ultimi sei mesi ai domiciliari. La vita in cella lo aveva gettato in uno stato di gravissima prostrazione psicologica, per cui aveva chiesto e ottenuto dal Riesame di tornare a casa. Scaduto il termine concesso, rientra adesso in carcere, dove rimarrà fino al 2018.
TORCHIAROLO – Salvatore Geusa, 46 anni, di Torchiarolo, è stato arrestato domenica dai carabinieri della stazione locale dopo un movimentato episodio di minacce gravi prima alla madre, quindi nei confronti degli stessi militari intervenuti sul posto, cui si sono aggiunte anche la minaccia, la violenza, la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale. A questi reati nella denuncia si accompagna anche quello di estorsione nei confronti dell’anziana donna.
BRINDISI – Sette anni e sei mesi di carcere per due rapine consumate lo scorso inverno in un supermercato e in un tabacchino del centro. A condannarlo è stata la sezione collegiale del tribunale (presidente Licci, giudici Fiorentino e Scuzzarella). Si tratta di Giuseppe Maisto, 34 anni, brindisino, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto a sorveglianza speciale. La prima rapina viene messa a segno verso le 20 del 15 dicembre scorso. Poche decine di euro. L’allarme scattò immediatamente e dopo una quindicina di minuti ai poliziotti della Sezione antirapina della Squadra mobile giunse la segnalazione di un’altra rapina in un tabacchino in piazza Di Summa.
BRINDISI – Mercoledì 26 maggio, dalle ore 10 alle ore 13, si terrà, nell’auditorium del Museo archeologico provinciale “Ribezzo” la giornata conclusiva dei lavori relativi all’attività di lettura e riflessione sul libro “Passi affrettati” di Dacia Maraini, progetto biennale dedicato al tema della violenza di genere dall’Associazione Nazionale del Soroptimist, curato, per il Club di Brindisi, dall’avv. Daniela Faggiano.