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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Aeroporto del Salento: gli investimenti fatti, quelli in cantiere. Il nodo Ita Airways

A Palazzo Carafa il presidente di Aeroporti di Puglia ha illustrato i progetti per lo scalo. Dall’ingresso di Lufthansa nel capitale della compagnia di bandiera ci si attende una svolta definitiva anche per quanto riguarda l'offerta di collegamenti per Roma e Milano

BRINDISI - L’aeroporto del Salento è dal punto di vista delle infrastrutture e della tecnologia impiegata in grado di reggere il confronto non solo con quello di Bari, ma anche con molti altri scali. I problemi riguardano invece le scelte di Ita, maturate in un contesto di libero mercato, per quanto riguarda i collegamenti con Roma e Milano: nei giorni scorsi è infatti tornato d’attualità l’ipotesi di una riduzione dei voli da e per Linate, a partire dalla prossima primavera.

Lo sviluppo dell’aeroporto di Brindisi è stato al centro di un incontro voluto dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha riunito a Palazzo Carafa il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il presidente della Camera di Commercio, Mario Vadrucci e l’assessore comunale alle Attività Produttive, Paolo Foresio.

Vasile ha illustrato lo stato dell’arte e gli investimenti in cantiere, i progressi in fatto di innovazione e sicurezza, i miglioramenti apportati alle piste di atterraggio, il prossimo incremento per le aree a parcheggio con 1.500 nuovi posti auto.

“La sfida che oggi affrontiamo – ha spiegato il sindaco a margine del confronto - non è infrastrutturale o dovuta a disattenzioni o disparità territoriali.  Ma è quella con un mercato in evoluzione, nell’ambito del quale la compagnia di bandiera attraversa l’ennesimo momento di difficoltà che ci auguriamo possa essere definitivamente superato attraverso la fusione con Lufthansa, in vista di un rilancio questa volta definitivo. Siamo un territorio che non sarà servito in tempi brevi dall’alta velocità ferroviaria. A tutti i salentini, un bacino di circa 1,7 milioni di persone tra Lecce, Brindisi e Taranto, va garantita la possibilità di raggiungere in tempi veloci le capitali amministrativa ed economica del nostro paese. Come è avvenuto in maniera crescente in questi anni, grazie al lavoro svolto da AdP”.

Salvemini ha poi cercato di sgombrare il campo dai sospetti di campanilismo nelle strategie aeroportuali regionali: “Nessuno ha interesse a ridimensionare un’offerta che riceve ampi riscontri in termini di utilizzo e che presenta prospettive di crescita. Nessuno, se non per mera propaganda, ha motivo di riscontrare una disparità di trattamento da parte di Aeroporti di Puglia tra i diversi aeroporti regionali, anche perché l’aeroporto del Salento, in termini di dotazioni tecnologiche e infrastrutturali non ha nulla da invidiare rispetto all’aeroporto di Bari e ad altri aeroporti nazionali.  C’è un futuro da costruire, invece. Sulla collaborazione, sul gioco di squadra, sulla consapevolezza del ruolo decisivo che il trasporto aereo ha avuto e avrà in futuro per il territorio salentino, non solo per il turismo, ma anche per garantire a tutti noi di sentirci collegati al mondo e alle opportunità che offre”.

“Abbiamo accolto l’invito del sindaco Salvemini ad un confronto con le istituzioni territoriali e il mondo imprenditoriale, in linea con la capacità e la volontà di ascolto e dialogo che Aeroporti di Puglia ha espresso fin dalla sua fondazione – ha dichiarato Vasile –. Nella riunione abbiamo fornito i dettagli sulla mole di interventi di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture di volo e dei servizi aeroportuali che interesseranno in questi anni l’Aeroporto del Salento, aumentandone la capacità operativa e i livelli di safety a tutto vantaggio dell’utenza aeroportuale. Confidiamo che Ita Airways, che opera in base alle regole di mercato, possa procedere al mantenimento dei voli attualmente in opera da e verso Roma e Milano, anche in considerazione della stagione che ci attende, che vedrà un grande evento internazionale come il G7 svolgersi in Puglia”. 

“È stato un incontro positivo nel quale è stata restituita la realtà che caratterizza oggi l’aeroporto del Salento e le prospettive di sviluppo dell’infrastruttura – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci –, resta aperta la partita dei voli Ita sulla quale purtroppo oggi non possiamo preventivare un esito certo”.

Il presidente della Provincia, Minerva, ha ricordato il ruolo svolto dallo scalo per contribuire alla oggettiva crescita dei flussi turistici: “L’aeroporto del Salento è stato negli ultimi vent’anni il più importante elemento infrastrutturale della crescita del nostro territorio, ha consentito a milioni di viaggiatori di raggiungere la nostra terra e a tanti salentini di viaggiare a loro volta. Con il presidente Vasile, con il governo regionale, il Salento e le sue città condividono la sfida della crescita futura di questo scalo, che deve essere meglio collegato alla provincia, consentendo a chi atterra di non doversi sottoporre a lunghi viaggi per collegarsi a località come Gallipoli, Otranto o Leuca, oltre che al capoluogo. Su questo punto lavoreremo assieme alla Regione Puglia per garantire nei prossimi anni più numerosi ed efficienti collegamenti con il territorio provinciale attraverso il trasporto pubblico e anche su questo punto abbiamo trovato piena disponibilità alla collaborazione da parte di Aeroporti di Puglia”.

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