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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Integrazione scolastica, l’appello di una mamma: “Non si taglino gli educatori”

Madre di un bambino diversamente abile scrive al sindaco: “Si dovrebbe investire sui servizi ai disabili, non tagliare i fondi"

BRINDISI – Riduzione delle ore di assistenza a supporto dei bambini diversamente abili che frequentano le scuole di Brindisi. Questo il rischio paventato dalla signora B. P., madre di un alunno con disabilità, tramite una lettera aperta inviata ai Servizi sociali e al sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, in cui lancia un appello affinché il servizio di integrazione scolastica, alla luce del bando per l’affidamento pubblicato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, non venga aggiornato al ribasso. Il timore, in particolare, è quello di una riduzione significativa degli operatori che dovranno prendersi cura dei bambini. 

B.P. riferisce nella lettera di aver appreso “in via ufficiosa” solo martedì scorso (23 agosto), “nel gruppo whatsapp delle mamme con bambini disabili che per il prossimo anno scolastico i nostri figli avranno una significativa riduzione di orario per quanto riguarda la figura dell'educatrice”. “Noi - si legge nella missiva - siamo sconvolte dalla notizia che sembra essere veritiera. Come possono i nostri figli restare soli per qualche ora senza una figura specializzata, che spesso per continuità è con loro dall'infanzia fino si spera alla scuola secondaria? Senza l'unico vero punto di riferimento dei bambini e delle famiglie perché li accompagna per anni lungo un percorso in salita” 

La signora rimarca come “ridurre le ore con gli educatori e le educatrici, sarebbe come togliere qualche ciclo di chemio ai malati oncologici! È di vitale importanza la terapia per bambini e ragazzini con disabilità cognitiva e/o motoria. Considerando che spesso è la scuola uno dei pochi ambienti di integrazione per i nostri figli. Si dovrebbe investire sui servizi ai disabili, non tagliare i fondi”. “Si dovrebbero retribuire gli educatori - si legge ancora nella lettera - come meritano, spesso laureati ma con una paga inferiore a quella che spetterebbe loro. Si dovrebbero incentivare coloro che svolgono un ruolo importante nella crescita e nella vita di bambini disabili”. 

Questa mamma elogia l’avvocato Nocco e la dottoressa Galiano, che “con i loro educatori hanno svolto in questi anni un lavoro impeccabile, consentendo ai nostri figli progressi enormi che con la riduzione delle ore rischierebbero di invertire il processo”. “Hanno svolto - prosegue - attività meravigliose anche con laboratori estivi e invernali, hanno fatto vivere esperienze uniche a chi non ha la possibilità di viverle perché il destino, la sfortuna, ha deciso che debbano vivere con tantissime difficoltà ogni giorno, spesso da soli con le loro famiglie”.  La signora B. P chiede dunque “che la decisione di ridurre l'orario ai nostri figli venga rivista”. “Mancano pochi gg all'inizio del nuovo anno. Non c'è più tempo – conclude - si deve intervenire per il bene, il benessere e la salute di chi è già molto sfortunato”. 

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