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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Bambini e cani banditi", bufera sul ristorante: i gestori replicano

Tra le contestazioni mosse all'Osteria del tempo perso, anche la consumazione minima di almeno due portate. I titolari non ci stanno e hanno deciso di rispondere punto per punto

OSTUNI - Durante le scorse ore, una vera e propria tempesta mediatica ha travolto la rinomata “Osteria del tempo perso”. Le critiche, mosse da diversi utenti del mondo social, hanno interessato alcune indicazioni riportate sul sito del ristorante. 

Il locale, infatti, secondo quanto diffuso da altri giornali, avrebbe "messo al bando sia i bambini (dai sei anni in giù), che i cani" impedendone l'ingresso. Altra contestazione mossa all'Osteria è quella secondo cui qui richiedere un solo piatto non sia sufficiente, ma "il cliente dovrà necessariamente ordinare due portate". Il tempo massimo stabilito per consumare il pasto - sempre secondo quanto si legge su altri siti - sarebbe di due ore. 
Insomma, si tratta di critiche pesanti - poiché spesso volte a trasmettere una connotazione negativa dell'attività - alle quali i gestori hanno voluto dare risposta per usufruire del diritto di replica. 

La risposta dei gestori

"È la prima volta che la nostra famiglia in qualità del nome Osteria del Tempo Perso deve difendersi da questi leoni da tastiera - affermano i titolari - Eravamo abituati alla carta stampata (e anche online bisognerebbe aggiungere) solo per le cose belle fatte per Ostuni. È facile parlare e puntare il dito, ma che dire, siamo sempre pronti a giudicare quando si tratta di affidare le parole a una sterile tastiera. Quarant’anni di onorato lavoro la dicono lunga. Il decalogo delle regole per le prenotazioni è scaturito da alcuni episodi che si sono verificati (e non una volta); vi spieghiamo quali, anche se non siamo abituati a difenderci e a giustificarci. Avevamo anche dimenticato di aver scritto alcune cose sul sito e ringraziamo chi se ne è accorto. Dunque, abbiamo provveduto a rettificare".

Di seguito, vengono riportati i fatti ricostruiti dai ristoratori, punto per punto. 

L'accesso ai cani: le motivazioni della scelta

"Una sera dopo aver preso delle prenotazioni ci siamo ritrovati ad accogliere nel ristorante tre cani di grossa taglia - raccontano ancora i gestori - Chi conosce il nostro ristorante, sa che abbiamo delle sale piccole, capaci di accogliere pochi ospiti. I tre tavoli in questione hanno chiesto altrettante ciotole d’acqua per cani. Fin qui può andare bene, ma due dei cani hanno iniziato ad abbaiare (come facevamo a sapere che entrambi erano maschi?). In tutto questo marasma una coppia con un bambino ha dovuto lasciare il ristorante perché aveva paura. Per non parlare di chi è allergico al pelo del cane; noi dobbiamo cercare di accontentare tutti".

L'ingresso dei bambini
 
"I bambini di sei anni sono accettati - proseguono i titolari - Ci sono prenotazioni delle quali non conosciamo l'identità dei componenti e ci ritroviamo con più passeggini nelle sale. Poi iniziano i pianti o quello che volete (tipo il cambio del pannolino sul tavolo). Abbiamo voluto difenderci con queste regole per non dover ledere la maleducazione con le parole". 

Ordinare almeno due portate

"Questo ci capita solo nel periodo estivo - fanno sapere i referenti dell'Osteria - Ci dispiace ma non possiamo lavorare con tavoli di quattro persone che prendono due pietanze da dividere, più una bottiglia d’acqua, e tenere occupato il posto per tutta la serata".

Il tempo massimo nel locale

"Il tempo per poter consumare il pasto è stabilito per due ore, ma vi assicuriamo che è stato solo scritto (e forse abbiamo sbagliato). Le ordinazioni e la consumazione tra una portata e l’altra a volte hanno sfiorato le quattro ore; e quando queste ore combaciano con la chiusura della cucina e l’orario di lavoro del cameriere, vi assicuriamo che non è facile. I nostri collaboratori hanno degli orari non sono schiavi". 
 
 

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