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Seabin, installato il dispositivo mangia plastica nel porto

Il dispositivo aspira e cattura la plastica galleggiante nel mare fino a 500 chilogrammi l’anno

BRINDISI - E' stato installato oggi ( 11 settembre)  all’interno dello specchio d’acqua del porto di Brindisi in concessione alla Lega Navale Italiana un seabin, il dispositivo che aspira e cattura la plastica galleggiante nel mare fino a 500 chilogrammi l’anno. L’iniziativa nasce dal progetto LifeGate PlasticLess della Coop e si avvale della collaborazione della Lega Navale Italiana Sezione di Brindisi. Brindisi, in questa estate 2020, è stata scelta insieme alle città di Firenze, Pescara, Genova, Solcio di Lesa, Livorno, Castiglione della Pescaia e Milano.

Questa mattina era presente, per l’amministrazione comunale, l’assessore alle politiche ambientali, Roberta Lopalco: “Un’azione concreta messa in campo da una bella sinergia tra Lega Navale e Coop Alleanza 3.0. L’obiettivo di ridurre la plastica nei nostri mari si integra in un progetto più ampio che vede come obiettivo di tutti la riduzione dell’uso della plastica per contenere l’inquinamento. Il fenomeno dell’abbandono della plastica sul nostro territorio e nei mari va contenuto affinché la stessa diventi una risorsa e non un rifiuto.”

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Aldo Pulli, presidente della zona soci Lecce Brindisi e consigliere di amministrazione Coop Alleanza 3.0: “L’installazione del Seabin nel mare di Brindisi rappresenta una delle azioni concrete che Coop Alleanza 3.0 rivolge ai territori pugliesi. Impegno in difesa dell’ambiente, ma anche solidarietà, promozione della cultura, sostegno alla formazione, affermazione dei principi di legalità sono valori che caratterizzano
il radicamento di Coop nella società. Non siamo solamente una azienda, siamo una cooperativa di soci consumatori e grazie proprio all’impegno dei soci ed alle loro scelte di acquisto ci battiamo per una società migliore in linea con l’Agenda 2020 per lo sviluppo sostenibile.”

Il Seabin è una soluzione efficace ed efficiente, un vero e proprio cestino che galleggia a pelo d'acqua, e che viene installato nei “punti di accumulo” dove i venti e correnti marine tendono a far depositare i detriti galleggianti, riuscendo così a catturare i rifiuti, dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola pompa espelle acqua filtrata. È in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette, pompa fino a 25 mila litri di acqua all'ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia. Un solo dato è sufficiente per chiarire la necessità di simili interventi di pulizia nelle acque dolci e salate. l’Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha dichiarato nel suo ultimo report che nel solo Mediterraneo quasi 50 mila esemplari di pesci di 116 specie diverse hanno ingerito plastica.

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