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Castello, convenzione tra Comune e proprietà: solo una parte del bene sarà visitabile

Avviato un confronto tra Borgo Ducale e Amministrazione di Oria: secondo l'accordo, ancora da approvare, sarà aperto al pubblico solo alcuni giorni

ORIA - Il castello di Oria potrà riaprire ai visitatori, grazie a una convenzione che stanno stipulando la Borgo Ducale - proprietaria del bene - e il Comune di Oria. Ma ci sono dei vincoli per la fruibilità: solo una parte sarà visitabile e non sempre. Per comprendere meglio l'argomento, occorre fare un passo indietro. Nei giorni scorsi i consiglieri regionali Maurizio Bruno (Partito Democratico) e Paolo Pagliaro (La Puglia Domani) hanno presentato una richiesta di audizione in commissione regionale Cultura sul procedimento per la dichiarazione di interesse eccezionale del castello Federiciano di Oria, affinché possa tornare accessibile al pubblico. La mossa non deve essere piaciuta molto alla famiglia Romanin-Caliandro (Isabella Caliandro è la legale rappresentante della Borgo Ducale), che ha rilasciato a stretto giro di posta un comunicato, in cui si parlava di una convenzione: "Dopo un approfondito e serrato confronto, la proprietà ha avviato con l'Amministrazione comunale un procedimento amministrativo, di indubbia legittimità, convinta che si tratti dell'unico strumento teso a conseguire l'obiettivo, auspicato da più parti, che consenta non solo l'utilizzazione del bene anche in favore della collettività, ma anche uno slancio culturale e, soprattutto, economico per l'intera città di Oria".

Castello di Oria senza turisti

BrindisiReport ha letto la convenzione. E l'ha analizzata, per comprendere quale possa essere il futuro del bene. La convenzione è di cinque pagine. Si capisce subito che la Borgo Ducale ha in mente un futuro già segnato: dovrà ospitare matrimoni ed eventi, anche musicali. Il castello viene diviso in parte "direzionale" e parte "monumentale", solo quest'ultima sarà visitabile. Poi, ancora: "Per l'effettuazione delle attività economiche sopradescritte la società proponente o eventuali soggetti gestori da questa indicati dovranno munirsi dei titoli eventualmente necessari per legge allo svolgimento delle attività innanzi indicate. La Borgo Ducale precisa che le attività di somministrazione di pasti e bevande ed eventuale vendita saranno svolte nel castello in occasione dei matrimoni e degli eventi in genere e/o durante le attività legate al turismo culturale, scolastico e congressuale. Nel reclutamento del personale la Borgo Ducale si impegna, nei limiti del possibile e a suo insindacabile giudizio, a dare preferenza, nella ipotesi di nuove assunzioni, alla manodopera locale". 

Poi, la parte della convenzione, ancora da approvare, dedicata ai visitatori: "La Borgo Ducale si impegna a rendere accessibile ed aperto al pubblico il castello nella sua parte monumentale [...] perché ne costituisca parte integrante e sostanziale. L'obbligo di fruibilità al pubblico, secondo le modalità organizzative proprie dell'impresa, sarà: per il periodo estivo (1 luglio-31 agosto) per un numero minimo di 5 ore giornaliere secondo la tabella oraria che sarà fissata dalla direzione della Borgo Ducale; per il periodo autunnale-invernale-primaverile (1 ottobre - 31 maggio) la domenica, nei giorni di festività nazionale e/o religiosa, dal 22 dicembre al 6 gennaio, dal mercoledì santo al lunedì dell'Angelo compresi, nei giorni definibili "ponti", per un numero minimo di 5 ore giornaliere secondo la tabella oraria fissata dalla direzione della Borgo Ducale. L'esatta individuazione dei giorni e degli orari di apertura e di chiusura ai visitatori, sarà comunicata, entro il 30 novembre di ogni anno, al Comune". Ancora: leggendo la convenzione, pare che il castello per circa tre mesi non dovrebbe essere aperto al pubblico.

Glauco Caniglia, autore nel 2017 del libro "Il castello di Oria. Vicende giuridiche e prospettive di valorizzazione" e rappresentante dell'associazione Mente Civica, commenta questa convenzione - si ripete: ancora non approvata, dunque suscettibile di modifiche - facendo notare come le aperture non estive siano ridotte a giorni festivi, dunque di difficile accessibilità per le scuole. Inoltre rileva una postilla importante. Nella convenzione, si legge: "Le obbligazioni assunte dalle parti con questa convenzione attengono all'esercizio dell'attività d'impresa e non costituiscono obbligazioni propter rem e devono essere trasferite dalla Borgo Ducale ad eventuali cessionari, acquirenti o locatari dell'azienda, che intendano svolgere, nell'ambito del castello, la medesima attività della Borgo Ducale". Che vuol dire? "Che le obbligazioni non sono legate al bene in questione - spiega Caniglia - dunque è scritto sì che andranno trasferite a eventuali acquirenti, ma questo è un accordo che vale tra Borgo Ducale e Comune di Oria, non vale per futuri acquirenti". 

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