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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Centro Storico / Piazza Santa Teresa

Esasperato dalla movida: “Gli assessori trascorrano una notte sotto casa mia”

L’invito (provocatorio) rivolto da un residente del centro alla giunta: “Fra musica e fuochi d’artificio non si riesce più a dormire”

BRINDISI – “Venite a trascorrere una nottata sotto casa mia, fra fuochi d’artificio e musica dei locali”. E’ un invito dal sapore di provocazione quello che l’avvocato Maurizio Salerno lancia al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali di Brindisi. Il professionista risiede in piazza Santa Teresa, zona frequentata da numerosi giovani che in passato è stato al centro anche di episodi di cronaca legati ai bagordi notturni. 

L’invito rivolto alla giunta e al consiglio comunale scaturisce dalla decisione da parte del sindaco Marchionna di impugnare il decreto con cui il Tar di Lecce, accogliendo il ricorso presentato da un comitato di cittadini, nei giorni scorsi ha sospeso l’ordinanza comunale in materia di emissioni sonore. Il Comune, in sintesi, aveva autorizzato gli esercenti a tenere la musica accesa fino all’una di notte per tutto il periodo estivo, concedendo un’estensione di un’ora rispetto al limite di mezzanotte. Ora, alla luce del provvedimento del tribunale amministrativo, viene ripristinata tale soglia. 

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I fuochi d’artificio

L’iniziativa del Comune, però, ha fatto storcere il naso a numerosi residenti delle zone della movida. Fra questi c’è anche Maurizio Salerno. “Il diritto al riposto notturno – dichiara Salerno – è una problematica che tocca molto da vicino non solo la cittadinanza, ma in particolare noi residenti del centro. Da anni ci sentiamo vittime di questo stato di cose. Non c’è più un controllo sulla vivibilità della zona. A mezzanotte in punto, ogni sera, più volte a sera, vengono scoppiati i fuochi d’artificio. Li mettono o in piazza Santa Teresa - afferma ancora Salerno - o in dei quadrati sulla gradonata di piazzale Lenio Flacco. E fanno concorrenza ai fuochi di San Teodoro, accompagnati dallo stappo della bottiglia e dalla rottura delle stesse. La mattina si trova la piazza invasa di cocci”. Il legale rimarca come tutto questo avvenga a pochi passi dalla prefettura, “dove c’è un ufficio attivo h24 – spiega l’avvocato – che di notte dovrebbe poter operare serenamente, in caso di emergenze”. 

Musica ad alto volume

E poi c’è il “problema annoso – afferma ancora Salerno - della musica che viene suonata sia all’interno che all’esterno dei locali di piazzale Lenio Flacco e per le vie del centro”. “Se le emissioni vengono tenute a un normale livello di decibel – prosegue Salerno – la musica non dà fastidio a nessuno. Ma se superano la normale tollerabilità, ciò significa che noi non dormiamo. Considerato che spesso si va avanti con la musica anche fino alle 4 del mattino, non è un bel dormire”.

Inciviltà

Salerno pone anche una questione di inciviltà. “Qualche settimana fa – racconta - alle 3 del mattino, si sentiva il vociare che arrivava da piazzale Lenio Flacco. Mi sono affacciato. Ho detto a un gruppo di ragazzi che dovevo andare a lavorare. Una ragazza, con viso candido, mi ha invitato a comprarmi una casa da un’altra parte. Chi era con lei ha apprezzato la battuta. Nella mentalità del brindisino il problema siamo noi residenti, che diventiamo un ostacolo per il diritto alla movida fino a notte inoltrata”. 

L’invito agli amministratori pubblici

Si tratta di una “situazione odiosa”, a detta di Salerno, che fa una pubblica promessa: “Invito il sindaco e tutta la giunta comunale di Brindisi e sarei onorato se si aggiungessero anche i consiglieri, a trascorrere sotto casa mia una nottata, a scelta loro”. “Mostrerò loro la bellezza dei luoghi. Gusteremo un caffè – afferma provocatoriamente Salerno - e assisteremo dal vivo a cosa significa abitare in quella zona per oltre 7mila persone. Io mi faccio portavoce di centinaia di vicini che affrontano una situazione intollerabile. Il problema riguarda anche le piazze e le strade limitrofe, fino ad arrivare al villaggio pescatori”. 

L’obiettivo di questo invito? “Una volta toccata con le proprie orecchie qual è la situazione sonora – dichiara il professionista - vorrei che si riproducesse la stessa situazione sonora sotto le abitazioni di ognuno di essi (assessori, consiglieri e sindaco) e magari individuare qualche fuochista o artificiere e riproporre sempre la stessa situazione sotto alla sua abitazione. Poi tutti insieme ne potremo riparlare”. 

Salerno spiega lo spirito della sua provocazione. “Per poter gestire un problema – afferma - bisogna prima conoscerlo nella sua essenza, non stando comodamente in una villa alla periferia di Brindisi. Leggerlo o sentirlo dire è un conto. Viverlo in diretta è un altro”. “Daro che questa è una promessa al pubblico – conclude - il mio è un vero e proprio contratto per cui mi sto impegnando. L’amministratore deve toccare il problema con mano e poi agire di conseguenza”. 

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