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Domenica, 28 Aprile 2024
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Ambulanti e balneari: Mattarella bacchetta il governo su proroga concessioni

Nota del presidente della Repubblica alla premier e ai presidenti di Camera e Senato. "Eccessiva e sproporzionata" la proroga per i venditori ambulanti, al pari di quella per i balneari

BRINDISI – Sergio Mattarella bacchetta il governo per la proroga delle concessioni per i venditori ambulanti, richiamando anche la proroga delle concessioni per gli stabilimenti balneari, varata di recente. Il presidente della Repubblica ritiene le due proroghe “eccessive e sproporzionate”. E’ messo nero su bianco in un messaggio inviato ai presidenti di Camera e Senato e alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, a seguito della promulgazione del “Ddl concorrenza” avvenuta la scorso 30 dicembre.

La decisione della Corte di Cassazione

L’annosa questione delle concessioni balneari riguarda, come ovvio, anche la provincia di Brindisi, con i suoi oltre 70 chilometri di litorale, ricco di lidi. La vicenda è al centro di un contenzioso giudiziario approdato lo scorso novembre alla Corte di Cassazione. La suprema corte ha rimesso la palla nella metà campo del Consiglio di Stato che dovrà ora pronunciarsi nuovamente nella forma dell’adunanza plenaria, ammettendo però in giudizio il Sindacato Italiano Balneari, la Regione Abruzzo, Associazione Nazionale Approdi Turistici.

I giudici, in pratica, hanno accolto il primo motivo del ricorso contro la sentenza emessa due anni addietro dai loro colleghi del massimo consesso della giustizia amministrativa (sull’appello promosso dal Comune di Lecce), cui hanno “rimproverato” un eccesso di potere, quello di aver estromesso dal giudizio alcune sigle che invece avrebbero avuto diritto a parteciparvi in quanto portatori di interessi coerenti con quel giudizio. Gli altri motivi, che entravano nel merito della vicenda, sono stati invece ritenuti “assorbiti” dal primo: in sostanza i giudici, una volta ritenuto fondato il primo, non hanno discusso il resto del ricorso.

La lettera di Mattarella

Tornando alla lettera di Mattarella, l'articolo 11 della legge "in materia di assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche", rileva il capo dello Stato, introduce "l’ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo, in modo che appare incompatibile con i principi più volte ribaditi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di apertura al mercato dei servizi".

Mattarella aggiunge: "i criteri generali per il rilascio di nuove concessioni" appaiono "in contrasto con le regole europee, i concessionari uscenti".

Il Colle dunque bacchetta il governo e critica il provvedimento sulla concorrenza che rinnova le attuali concessioni per i venditori ambulanti in via eccezionale per 12 anni. Un rinnovo che secondo Mattarella va in netto contrasto con le direttive Ue improntate invece a una maggiore concorrenza.

"La proroga di dodici anni prevista dalla legge in esame per le concessioni in essere appare", alla luce degli orientamenti giurisprudenziali richiamati dal Capo dello Stato, "eccessiva e sproporzionata. Va rilevata inoltre l’incongruenza di prevedere una proroga automatica di durata superiore (12 anni) a quella delle nuove concessioni (10 anni)" si legge nella missiva firmata dal Colle.

Mattarella critica anche il rinnovo delle concessioni per i balneari. L'intervento del legislatore, spiega il Capo dello Stato, presenta "evidenti analogie con quella delle concessioni demaniali marittime, introdotta con la legge di conversione" del decreto legge Milleproroghe del 2022, "oggetto di una mia precedente lettera del 24 febbraio 2023", inviata sempre ai vertici delle Camere e al premier, "ove evidenziavo i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale. Della legge ora in esame suscitano analoghe, rilevanti perplessità di ordine costituzionale le disposizioni che intervengono sulle concessioni in essere e ne dispongono proroghe a vario titolo".

"Il contesto che viene in tal modo a determinarsi – si legge ancora nella nota del capo dello Stato - presenta caratteristiche molto simili a quello oggetto della mia lettera del 24 febbraio scorso. I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive accrescono l’incertezza del quadro normativo, determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l’uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti. Così come ho osservato riguardo alla vicenda delle concessioni demaniali, ciò - dice Mattarella - rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento".

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