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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'ospedale di Monopoli-Fasano verso la fine dei lavori: struttura ecosostenibile

La consegna dell’opera è prevista e confermata dalla Direzione lavori per il 24 luglio del 2023

FASANO – Il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano si avvicina sempre più al traguardo del prossimo 24 luglio. Le lavorazioni strutturali, edilizie, gli impianti elettrici e meccanici sono in avanzato stato di completamento nei 7 blocchi e su tutti i livelli dell’edificio, sia all’interno sia nelle aree esterne perimetrali.

Tempi dell’opera

Lo stato di avanzamento del cantiere ospedaliero ha raggiunto complessivamente l’87,57 per cento. Alla data del 15 giugno sono trascorsi 1.646 giorni dall’avvio dei lavori (11 dicembre 2018), pari al 98 per cento del tempo di cantiere stabilito in 1.686 giorni.

La consegna dell’opera è prevista e confermata dalla Direzione lavori per il 24 luglio del 2023, anche dopo la recente approvazione della quarta perizia di variante, scaturita dalla necessità di stralciare ed eseguire una serie di interventi per esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative o regolamentari e finalizzata a migliorare l’opera nella sua funzionalità, peraltro senza aggravio di costi né di tempi di realizzazione.

La forza lavoro

Dal 16 maggio 2023 e al 14 giugno 2023 sono state impiegate 4.729 maestranze in totale, con un massimo di 240 unità e una media, tenendo conto delle presenze tra lunedì e sabato, di 182 maestranze su 26 giorni lavorativi. Le presenze medie quotidiane nel mese di maggio 2023 sono risultate pari a 177,2 su 26 giorni lavorativi, valore confermato anche nel mese di giugno 2023, su 12 giorni lavorativi dal giorno 1 al 14.

Le verifiche in cantiere

La Direzione lavori, nell’ultimo verbale di sopralluogo del 1° giugno, ha analizzato lo stato di avanzamento dei lavori nei quattro livelli dell’edificio, più il piano copertura. Le verifiche hanno riguardato le opere edili interne ed esterne, sia con riferimento alla realizzazione di impianti elettrici e impianti meccanici, in particolare idrico sanitario, impianto aeraulico (per il trattamento dell’aria negli ambienti), rete fluidi, scarichi e reti meteoriche.

Le opere strutturali risultano complete al 99 per cento nel piano seminterrato e piano terra e al 100 per cento nel primo e secondo piano e nel piano coperture. Le opere edili interne sono ultimate al 67 per cento nel seminterrato, 86 per cento al piano terra, 84 per cento al primo piano, 85 per cento al secondo e 93 per cento al piano coperture. Impianti elettrici e meccanici risultano completi nei vari livelli in percentuali che oscillano tra un minimo del 79 per cento e un massimo del 97 per cento.

Polo tecnologico, baia di carico, vano di collegamento con il corpo principale dell’ospedale e isola ecologica sono in dirittura d’arrivo, con la parte strutturale finita al 99 per cento, le opere edili al 75 per cento, impianti elettrici e meccanici rispettivamente all’80 e 92 per cento, mentre la cabina di trasformazione è ad un obiettivo di completamento del 94 per cento.

Ultimate le pareti e facciate esterne delle murature perimetrali, le partizioni interne in fibrogesso e cartongesso, si sta portando a termine la posa in opera di controsoffittature, rivestimenti, serramenti esterni e interni, nonché pavimenti, settore in cui si sta realizzando una delle più importanti applicazioni del pavimento sopraelevato (e parzialmente ispezionabile) in ambito sanitario, con una fornitura di circa 40.000 metri quadri. Entro luglio, come da cronoprogramma, è prevista la conclusione delle opere di finitura (tinteggiature, accessoristica, lattonerie e completamenti).

Il nuovo ospedale si conferma una struttura ecosostenibile, un “green building” rispettoso dei principi definiti dagli obiettivi di sviluppo sostenibile lanciati dall’Onu, e rappresenta una modalità innovativa di costruzione con grande attenzione al recupero e al riutilizzo dei materiali nel territorio. I 54mila metri cubi di calcestruzzo impiegati per costruire l’edificio (oltre a 15 mila mq di pavimentazioni industriali) rispettano, infatti, i Criteri ambientali minimi (Cam) per l’edilizia aggiornati nel 2022 e sono dotati di una specifica certificazione Epd (Environmental product declaration) che garantisce il contenuto minimo di materiale riciclato fino all’8 per cento e un risparmio di CO2 di quasi il 25 per cento, confermando un profilo di sostenibilità maggiore - a parità di prestazioni - rispetto al prodotto standard.

La Direzione lavori, infine, conferma che si stanno ultimando tutti i lavori per le varie discipline con una intensificazione dell’attività che dovrebbe portare alla conclusione dell’opera entro il tempo contrattuale.

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