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Restyling waterfront e opere portuali: scintille fra Comune e Authority

Il Comune presenta le proposte progettuali candidate al bando Mit-Pac, ma l'Autorità di sistema portuale rimarca: "Spiace per la nostra esclusione"

BRINDISI – La presentazione dei progetti sulla riqualificazione del waterfront candidati al bando Mit-Pac (Piano di azione e coesione) apre un nuovo fronte fra il Comune di Brindisi e l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale. L’ente portuale rimarca infatti con “dispiacere” di aver appreso solo dai media della conferenza stampa convocata stamani dall’amministrazione comunale, riguardo delle opere che in gran parte interessano aree demaniali marittime in gestione della stessa Adsp Mam. 

“Peraltro, l’Ente portuale – si legge in una nota stampa diramata nella giornata odierna - pur offrendo tutta la disponibilità e la collaborazione alle dette iniziative comunali, sottoscrivendo finanche un protocollo d’intesa sulla base solo di una traccia di intenti, ha ricevuto le proposte progettuali dopo la scadenza del 14 luglio fissata dagli avvisi del Ministero senza, dunque, poterle adeguatamente partecipare. Sia pur nel rammarico per l’evidente difficoltà di dialogo col Comune, l’Ente portuale continua ad essere aperto ad una proficua e costruttiva sinergia, a beneficio del porto e della città di Brindisi”. 

Presentazione progetti Mit Pac 2-2

Che fra l’Authority e il Comune i rapporti siano quantomeno tesi lo confermano anche delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, nel corso della conferenza stampa. “L’Autorità portuale – dichiara Rossi in risposta a una domanda sulla realizzazione di un prefabbricato provvisorio sulla banchina di Costa Morena ovest, il cui progetto è al vaglio del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche – deve presentare progetti coerenti con gli strumenti urbanistici vigenti. Se non riesce ad ottenere pareri favorevoli da chi di competenza per la realizzazione delle opere immaginate, la responsabilità è solo sua. Noi, d’altro canto, abbiamo tutto il diritto di dire la nostre su tutte le opere che riguardano il rapporto città porto”. 

Video: il sindaco illustra le due proposte progettuali

Tornando al bando di cui si è parlato in conferenza stampa, l’amministrazione comunale tenterà di cambiare il volto di una parte importante della città attraverso due progetti candidati all’avviso del Ministero Infrastrutture e Trasporti per i porti del Sud Italia, dedicato al miglioramento di relazioni e infrastrutture portuali e urbane e di recupero dei water front. Un progetto è finalizzato al miglioramento della viabilità in zona Materdomini, attraverso l’allargamento del sottopasso dell’aeroporto militare, la realizzazione di due rotatorie (una all’inizio di via Materdomini, l’altra in corrispondenza di cala Materdomini) e nuove vie di accesso al Castello Alfonsino. L’altro progetto punta al restyling sia del seno di Ponente, fra piazzale Lenio Flacco e Porta Thaon de Revel, che di quello di Levante, realizzando un’area verde sul sito Ex Pool, passando dalla ristrutturazione del rudere situato fra via Del Mare e via Lata che un tempo ospitava un carcere e un immobile fatiscente situato nella zona delle Sciabiche, nei pressi dell’arco Pompeo Azzolino.  

La riqualificazione dei seni di Levante e Ponente

La proposta progettuale riguardante il porto interno si articola nei seguenti punti. 

Il completamento del recente embellisement del lungomare Regina Margherita (un’azione che molto ha valorizzato la città e in particolare il suo nucleo antico di età Romana in affaccio sulla “piazza d’acqua”  del grande e scenografico Porto Interno) da piazzetta Alberione-largo Lenio Flacco-Fontana dell’Impero lungo largo Sciabiche e via Thaon di Revel  fino a via Pigonati e al varco del Comando Marina, tuttora straordinariamente allocato nell’antico grande castello medievale; 

Progetto Mit Pac porto interno-2

Un significativo ulteriore contributo al recente embellisement e riuso del lungomare della via del Mare (un’altra azione che molto ha valorizzato la città antica e in particolare il “Seno di Levante” del Porto Interno costituito dalla lunga foce del Patri) dalla importante architettura ‘modernista’ di primo secolo XX della stazione marittima, passando per la piccola area archeologica sottostante alle mura di via del Mare che reggono l’alta falesia costiera su cui s’innalza il quartiere Mattonelle, spinto però ora, nella proposta progettuale, fino alla via Spalato con il suo grande parcheggio pubblico, al dismesso deposito costiero carburanti della Marina Militare (cosiddetta area “Ex Pol”, traversata dal Patri, un’area che in prospettiva com’è già oggi per la foce del Cillarese dovrebbe divenire una significativa zona umida del verde urbano di Brindisi a collegamento della città antica al troppo periferico quartiere Perrino) e quindi, in fine, all’incrocio della via per/da Lecce, avvicinandosi alla straordinaria Porta Lecce e al suo imponente bastione, ulteriore contributo – si diceva – basato sul potenziamento della mobilità leggera verde ciclopedonale e su complementi funzionali d’illuminazione e commerciali oltre che sulla ricostruzione per minimuseo-caffetteria della casa comunale diroccata trovasi nella piccola area archeologica; 

Un primo intervento su quanto potremmo chiamare Monumento Montecatini, una gigantesca dismessa architettura archeologica industriale per fosfati innalzata innanzi alla stazione marittima negli stessi anni di questa, giusto al di là della Piazza d’Acqua del Porto Interno, di proprietà del Demanio statale e da questo da tempo concessa a AdSPmam (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale) ma ora, nell’anche per ciò felice e fortunata circostanza dell’Avviso Mit, promessa da AdSPmam a Comune di Brindisi, per destinarlo appena sarà possibile a periodiche accoglienze e esibizioni portuali e comunali di dimensioni gigantesche; 

Una piccola estensione alla zona portuale e industriale che trovasi subito a nord-est del Seno di Levante del Porto Interno alla foce Patri, in accordo con AdSPmam e Consorzio Area di Sviluppo Industriale, della rete di mobilità leggera verde ciclopedonale integrando questa con un nuovo tratto che si spinge fino al Monumento Montecatini andando verso Punta delle Terrare e il suo insediamento arcaico di circa 35 secoli fa della Brindisi dell’Età del Bronzo in piena mitologia mercantile Micenea; 

Una importante ricerca-azione in partnership con Università del Salento, Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, in fine, volta all’allestimento di sistemi di Intelligent Cybersecurity socio-economica-ambientale del waterfront di Brindisi all’interfaccia tra porto e città, in tutta evidenza lungimirante per le sfide di varia natura che attendono la comunità nel prossimo futuro.

“Si tratta di un’idea progettuale importante e ambiziosa che, si spera, raccoglierà il consenso e il finanziamento del MIT - spiega l’assessore all’Urbanistica Dino Borri -. Il progetto è stato interamente allestito nell’Ufficio Tecnico comunale di Brindisi, com’è già stato e è per il nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale 2020-2050) destinato a sostituire il vecchio e tuttora vigente (ma ormai obsoleto e privo di spinta e di cura per il sistema socio-economico-ambientale di Brindisi del prossimo futuro) Prg Piano Regolatore Generale del 1985. 

Progetti così complessi raramente in Italia sono fatti interamente in house e senza spese esterne per consulenze o altro. Brindisi dimostra con una coraggiosa e ardita partecipazione alla sfida lanciata dal MIT e dal Governo Italiano di avere persone di alta qualità e alta passione nella propria comunità e nelle proprie organizzazioni operative pubbliche cui sento di rivolgere un ammirato ringraziamento”.

Nuova viabilità in zona Materdomini

Per quanto riguarda la zona Sciaia, invece, la proposta progettuale preparata dall’ufficio Lavori pubblici, riguarda invece il settore più specificatamente di accessibilità turistica e, in particolare, il collegamento della città con il Castello Alfonsino. Il progetto prevede un più ampio intervento che riguarda la viabilità automobilistica e ciclistica della zona Sciaia e di via Materdomini: percorsi alternativi e l’allargamento del ponte. In accordo anche con Marina militare e Aeronautica, l’amministrazione comunale intende creare strade e piste per ridurre le problematiche relative alla viabilità per i residenti e, al contempo, favorire quella per i flussi turistici.

Progetto Mit Pac via Materdomini-2

“Sinergia e collaborazione tra i settori Lavori pubblici e Urbanistica hanno consentito di presentare al Ministero progetti di gran valore che potrebbero rappresentare la giusta svolta per la nostra città e che sono la perfetta sintesi di quella visione politica che ha questa amministrazione”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.
 

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