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Domenica, 28 Aprile 2024
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“Dialogo con la memoria”: una santa messa nel ricordo del marò Filippo Montesi

Domenica 10 marzo, suggestivamente intensa è stata l’emozione di chi, dopo circa due anni, ha varcato nuovamente la soglia della cripta del Monumento al Marinaio d’Italia

BRINDISI - Domenica 10 marzo, suggestivamente intensa è stata l’emozione di chi, dopo circa due anni, ha varcato nuovamente la soglia della cripta del Monumento al Marinaio d’Italia, per partecipare alla celebrazione della Santa Messa, nel ricordo del Marò Filippo Montesi, caduto sul campo in una missione di pace a Beirut.

Alla presenza di una nutrita partecipazione di fedeli, don Francesco Cisaria, ha celebrato la funzione religiosa che, dal 2015 grazie alla tenace volontà e fede del compianto generale di Brigata Giuseppe Genghi, allora presidente di Assoarma Brindisi, e della disponibilità del ricercatore storico di Assoarma, Giancarlo Sacrestano, ogni prima domenica del mese, ha scandito il tempo della doverosa memoria di quanti, in armi, hanno custodito sino al sacrificio della vita, i valori cristiani ed i principi di libertà della nostra Nazione.

Santa Messa Monumento al Marinaio

Hanno partecipato alla cerimonia con i loro Vessilli e Labari le rappresentanze del Gruppo Nazionale Leoni di San Marco (Gnlsm) - Gruppo Speciale Anmi “Cv Stefano Cappellaro”, dell’Istituto Nastro Azzurro e dell’Unione Nazionale Ufficiali d’Italia e del Consiglio Periferico di Assoarma Oria.

La celebrazione h avuto inizio con l’intervento del capo di Prima Classe Scelto, Vincenzo Cairo che, visibilmente commosso, in un toccante passaggio, ha brevemente ricordato la vita di Filippo che il 15 marzo 1983, durante la missione di pace denominata “Italcon Libano 2”, venne colpito alla schiena mentre si trovava in azione di pattugliamento notturno nei pressi del campo di “Sabra” alla periferia ovest di Beirut (Libano) sconvolta da una lunga guerra civile. Trasportato all’ospedale Militare del Celio a Roma a seguito delle ferite riportate nell’imboscata al mezzo sul quale viaggiava, spirò il 22 marzo 1983.

Ai suoi funerali presenziò anche l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini che assegnò la Croce di Guerra al Valor Militare alla memoria di Filippo con la seguente motivazione: “Militare del contingente di pace nel Libano, in servizio di pattugliamento notturno, veniva attaccato con raffiche di mitra e lancio di bombe. Ferito gravemente in più parti, dando prova di abnegazione, incitava i commilitoni a reagire, invitandoli a non curarsi di lui” (Beirut 15 Marzo 1983).

A rendere ancora più toccante la prima celebrazione dell’anno, oltre al commosso ricordo del generale Genghi e di Giancarlo Sacrestano, da parte del capitano di Fregata, Claudio Mazzola, presidente nazionale del Gnlsm, sono stati i rintocchi della campana della Corazzata “Benedetto Brin”, custodita all’interno della cripta del Monumento al Marinaio d’Italia che durante la liturgia eucaristica, ha suscitato momenti di autentica commozione tra i presenti, facendo fremere i cuori ed inumidire gli occhi.

Il prossimo incontro con il “Dialogo con la memoria” presso la cripta del Monumento al Marinaio d’Italia si terrà domenica 7 aprile alle ore 11,30.  La cittadinanza è invitata a partecipare.

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