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Domenica, 28 Aprile 2024
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Scopre di avere un brutto male mentre è incinta: la storia di Cecilia Vita e della mamma

Le scelte difficili di una coppia brindisina. La donna si è affidata alla scienza e, dopo un delicato intervento in un ospedale di Genova, ha portato a termine con successo la gravidanza, evitando aborto e cure troppo invasive

BRINDISI - Cecilia Vita è nata ai primi di agosto presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Perrino di Brindisi. Ogni "lieto evento" ha la propria storia, le proprie passioni, la propria peculiarità. Ma la storia di Cecilia Vita e della sua mamma è emblematica dell'amore che un madre può provare per la propria creatura portata in grembo. Un amore che fa superare anche la paura per se stessi e per la propria salute. Ma questa è anche la storia di una donna che ha creduto nella scienza. La futura mamma ha infatti scoperto di aspettare una bambina e, contemporaneamente, di essere afflitta da un brutto male. La storia è stata raccontata inizialmente dal Secolo XIX, storico quotidiano di Genova. Proprio perché è a un ospedale del capoluogo ligure che la donna si è rivolta, per trovare una soluzione.

Per rispettare la privacy della famiglia, BrindisiReport ha scelto di omettere qualche dettaglio, soprattutto la malattia in questione. Ma, anche senza questi particolari, la storia non perde il proprio valore. Mirko (originario di Cellino San Marco) e Manuela (originaria di Brindisi) scoprono di aspettare un bambino. Ma l'euforia e la felicità devono fare i conti con un'altra scoperta, affatto lieta: Manuela è afflitta da un brutto male. Decide di rivolgersi a un ospedale di Genova, consigliata da un amico medico. Si sottopone ai controlli, gli specialisti la gelano: le linee guida sanitarie, in casi come questi, suggeriscono l'aborto. 

Manuela non ci pensa nemmeno: lei vuole andare avanti. E nella scelta è supportata dal compagno, Mirko. Allora i medici - nell'articolo del Secolo XIX vengono citati i nomi degli specialisti e i reparti - le spiegano che le cure da protocollo per il suo male implicano una terapia di 90 giorni, non compatibile con una gravidanza. Anche in questo caso, Manuela pronuncia un "no" secco. Allora i medici hanno un'idea, che può consentire una cura alla mamma e il prosieguo della gravidanza. Si tratta di un'operazione, delicata sì, ma non troppo invasiva. Questo intervento, per fortuna, va a buon fine.

Manuela rientra in Puglia. Tutto procede per il meglio: a inizio agosto, il regalo più grande per la coppia. A Brindisi nasce la loro piccola. Il nome è evocativo: Cecilia Vita. E infatti, la vita ha trionfato in questa storia. Manuela ha spiegato al Secolo XIX di essere sì cattolica. Ma che la religione in questa scelta non c'entra molto. Da un lato c'è l'amore di una mamma per la sua creatura e la voglia di maternità, dall'altro la sua fiducia nella scienza. Dopotutto, la neo-mamma è laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha ringraziato i medici.

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