rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Zona industriale / Via Angelo Titi

Vendita sito Euroapi, Pd: "L'azienda mantenga impegni assunti anziché scappare”

Proseguono le reazioni politiche, il Partito democratico brindisino rincara la dose: "Si tratta di uno degli opifici maggiormente finanziati dalla Regione Puglia e da Puglia Sviluppo, e quindi con soldi pubblici"

BRINDISI - Notizia di pochi giorni fa è che lo stabilimento collocato a Brindisi di Euroapi, ex Sanofi, si sta avviando ad una possibile cessione. La multinazionale francese chimico-farmaceutica ha fatto sapere che esplorerà la possibilità di vendere il sito industriale situato in via Angelo Titi, dove operano circa 220 dipendenti. E’ quanto emerge da un comunicato sui risultati conseguiti nel 2023 e le prospettive per il 2024 diramato dalla società. 

Già ieri (29 febbraio) sono giunte le prime reazioni della politica brindisina. Nella mattinata odierna, invece, è stata diffusa una nota del Partito democratico a firma del segretario cittadino Francesco Cannalire

"Il disimpegno dal territorio annunciato da Euroapi, mediante la messa in vendita dello stabilimento di Brindisi, preoccupa per le modalità e soprattutto per il negativo impatto socio-economico che può scaturire da tale ipotesi" si legge nel comunicato. 

"È davvero singolare, poi, che da quando la multinazionale Sanofi ha riconvertito la compagine societaria dello stabilimento brindisino in Euroapi srl mantenendo, almeno all’inizio a quanto risaputo, il pieno controllo della stessa società neocostituita, le condizioni siano rapidamente peggiorate - prosegue Cannalire -. All’epoca della riorganizzazione societaria, è evidente, fu concessa eccessiva fiducia nelle prospettive annunciate e nelle promesse di rilancio dello stabilimento di Brindisi. Forse, ancora una volta i vertici di Sanofi/Euroapi, pensano di irretire l’opinione pubblica con comunicati finalizzati ad indorare la pillola nascondendo scenari più cupi e drammatici. Non ci stiamo". 

"È doveroso ricordare e sottolineare che lo stabilimento di Brindisi del gruppo Sanofi/Euroapi è tra gli opifici maggiormente finanziati dalla Regione Puglia e da Puglia Sviluppo, e quindi con soldi pubblici, tramite accordi di programma e contratti di sviluppo finalizzati a potenziare la produzione. Perciò Sanofi seppur schermata da Euroapi ha l’obbligo, non solo morale, di investire le risorse necessarie a rilanciare la produzione a Brindisi". 

"Per questo non faremo sconti e non ci faremo nuovamente abbindolare, favorendo questa volta la fuga di Sanofi/Euroapi - conclude il Pd Brindisino -. Chiederemo l’immediato intervento della Regione Puglia proprio nei confronti di Sanofi/Euroapi a tutela del futuro dell’impianto di Brindisi e della stabilità lavorativa dei dipendenti, affinché vengano mantenuti gli impegni assunti a fronte di cospicui finanziamenti regionali ricevuti negli scorsi anni".

La cessione dello stabilimento è "un fatto gravissimo  - sostiene il consigliere comunale Alessandro Antonino (Imopegno per Brindisi) - che si va a sommare alle varie dismissioni, seppur in altri comparti produttivi, che sono in atto nel nostro territorio. Brindisi e i brindisini sono costretti a vedersi coinvolti in una nuova crisi occupazionale ed economica che rischia di avere degli effetti devastanti".

"Il gruppo 'Impegno per Brindisi' -  prosegue Antonino - chiede che venga repentinamente aperto un tavolo di crisi per tutelare i lavoratori di Euroapi e che, al tempo stesso, si possano individuare delle soluzioni che garantiscano la sopravvivenza dello stabilimento stesso. Il tutto, anche attraverso un impegno diretto del governo nazionale che non può continuare ad ignorare le istanze di Brindisi".

Articolo aggiornato alle ore 10.16 (intervento di Alessandro Antonino)
 

Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vendita sito Euroapi, Pd: "L'azienda mantenga impegni assunti anziché scappare”

BrindisiReport è in caricamento