In difesa di pastore Vituccio scende in campo il cantante Mark Glanville
In una lettera pubblica, il suonatore di ciaramella e componente del gruppo di musica Amaraterra, condanna lo sfratto del cantore e delle sue pecore
VILLA CASTELLI - Ha destato scalpore la storia del possibile sfratto dell’anziano pastore di Villa Castelli, Vito Nigro, e delle sue 50 pecore a seguito dilamentele da parte dei vicini per il cattivo odore che provecherebbe l'ovile nel centro urbano ed i successivi controllo da parte delle autorità sanitarie. A difesa del pastore Vituccio, oltre a tutti i suoi amici musicisti e tanti concittadini, è sceso in campo, anche, Mark Ganville, musicista e scrittore, da anni nel Salento dove scrive di storia e tradizioni della Puglia e si esibisce come cantante e suonatore di ciaramella con la prima pizzica londinese e il gruppo di musica tradizionale dell'Italia meridionale, Amaraterra.
Glanville ha scritto e divulgato una lettera pubblica difendendo, soprattutto, il patrimonio storico e antropologico della Puglia, rappresentato, appunto, da Vituccio:
"Sono un cantante e scrittore inglese, grande amante della Puglia. In questa settimana ho finito un libro che parla della storia e della tradizione musicale di questa regione straordinaria e delle persone come Vito Nigro chi mi hanno ispirato. Come Vito ho cantato con 'I Cantori di Villa Castelli', un gruppo che mantiene e rispetta le sue radici. I pastori ed i contadini como Vittucio, sono loro la tradizione. La musica loro non è solo un divertimento ma qualcosa che accompagna il lavoro e che deriva dal lavoro. Nel 2008 sono stato per la prima volta a "La Notte della Taranta", dove cantava Vito con 'I Cantori di Villa Castelli.' Fu un’esperienza straordinaria,