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Cronaca

“Maltempo, 19 Comuni in ginocchio: vendemmia a rischio”

Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme: "Stato di crisi". Nel pomeriggio a Cellino assemblea straordinaria dei soci, ci sarà anche il senatore Dario Stefàno

Vendemmia a rischio come conseguenza diretta dell’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio le province di Brindisi e di Lecce negli ultimi giorni: l’Sos con richiesta dello stato di crisi parte da Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme, una delle realtà più importanti del settore, a livello nazionale e non solo. 

Angelo Maci“Prevedere una perdita di produzione del 50 per cento delle uve sui nostri territori se il tempo non migliora è un rischio che prende sempre più forma. La situazione si palesa sempre più difficile e drammatica e mi auguro che le Istituzioni non ci lascino soli in questo momento terribile per la viticoltura salentina”, dice Maci (nella foto accanto) da Cellino San Marco, facendosi portavoce delle preoccupazioni di tutti i soci.

Per questo motivo ha convocato un’assemblea straordinaria dei soci  per oggi pomeriggio alle 17,30 a Cellino, nella sala Selvarossa): sarà presente, tra gli altri, il senatore Dario Stefàno, sono stati invitati i rappresentanti delle  Istituzioni regionali e nazionali ai quali è stato chiesto il supporto per una viticoltura costretta a fare la conta dei danni più che delle uve raccolte.

“Le piogge incessanti e alluvionali verificatesi a partire dal 6 settembre e che perdurano ancora oggi nel territorio salentino ed in particolare quello di pertinenza di Cantine due Palme che comprende 19 comuni tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, hanno determinato danni  gravissimi e irreparabili alle uve che si apprestavano ad essere vendemmiate”, dice Maci.

grappolo di uva danneggiato-2“Tali eventi eccezionali, sia per il periodo sia per l’ingente quantità di acqua caduta, con piogge che hanno totalizzato circa 200 mm complessivi in appena sei giorni, unitamente ad alti tassi di umidità persistenti in periodo di inizio vendemmia, stanno provocando muffe e marciumi su tutte le cultivar di uva in genere”, prosegue.

“La situazione sta causando grave decadimento della qualità generale delle produzioni di uva ricadenti in zone doc di elezione. Il persistere delle piogge e la quantità eccezionale caduta nei terreni vitati, non permette ai viticoltori di poter iniziare le operazioni di vendemmia, ma soprattutto non dà la possibilità di utilizzare vendemmiatrici, trattrici e agevolatrici in genere per raccogliere le uve. I terreni risultano intrisi di acqua come nel periodo invernale e molti sono completamente allagati”.

“Ad oggi dei 2400 ettari vitati di proprietà dei soci della cooperativa Due Palme ne sono stati raccolti solo 400, appena il 15 per cento. Restano da  raccogliere ancora 2000 ettari. Il persistere delle attuali condizioni  con i continui allerta meteo emessi anche dalle Prefetture, fa presagire la perdita totale della produzione in molte aziende”.

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