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Cronaca

Appalti Asl: già rinviati a giudizio in 13

BRINDISI - Tutti a giudizio gli indagati ancora sottoposti a misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti alla Asl di Brindisi. Il gip Valerio Fracassi, su richiesta del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e del pm Giuseppe De Nozza ha emesso decreto di giudizio immediato cosiddetto custodiale.

BRINDISI - Tutti a giudizio gli indagati ancora sottoposti a misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sugli scandali nella gestione degli appalti alla Asl di Brindisi. Il gip Valerio Fracassi, su richiesta del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e del pm Giuseppe De Nozza ha emesso decreto di giudizio immediato cosiddetto custodiale (quindi anche per quanti non v’è l’evidenza della prova non avendo reso confessione) per Vincenzo Corso, Giovanni Borromeo e altri, in tutto 13 persone.

Contestualmente sono tornati in libertà stamani Antonio Camassa, Giuseppe Rossetti, Francesco Perrino, Cosimo Bagnato, Emilio Piliego, Antonio Ferrari (il consigliere comunale), Roberto Braga e Cesarino Perrone. Il gip ha rilevato che le esigenze cautelari possono ritenersi cessate perché le indagini sono chiuse e c’è decreto di giudizio immediato e in considerazione del ruolo svolto nell’intera vicenda e del ruolo subordinato a chi aveva materialmente organizzato le turbative d’asta. L’unico ad essere ancora detenuto è l’ex capo dell’area tecnica della Asl Vincenzo Corso.

Le accuse sono (a vario titolo) associazione per delinquere; turbata libertà degli incanti e rivelazione di segreti d’ufficio per aver manomesso fraudolentemente le buste contenenti le offerte economiche delle ditte concorrenti, prima della loro apertura ufficiale, al fine di rilevarne il contenuto e comunicarlo poi alle imprese prescelte per l’aggiudicazione; falso ideologico commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici, per aver falsamente attestato, nei verbali di gara, di aver verificato l’integrità dei plichi risultati, in verità preventivamente aperti; falso ideologico per induzione commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici, per aver redatto false relazioni istruttorie, relative al regolare espletamento delle gare risultate turbate e proponendo l’assunzione dei relativi atti deliberativi, traendo così in inganno il Direttore Generale della Asl di Brindisi, che adottava le false ed illecite delibere di aggiudicazione definitive; corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio commessa al fine di favorire l’aggiudicazione di alcune gare risultate turbate, percependo utilità varie.

Le indagini sono state svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi e dai carabinieri del Nas di Taranto. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Massimo Manfreda, Rosario Almiento, Raffaele Missere, Oreste Nastari, Roberto Cavalera, Amilcare Tana, Gianvito Lillo e Daniela Faggiano e Ladislao Massari.

 

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