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Attentati a Ostuni, il processo si avvia a conclusione. Oggi sentiti altri testimoni

BRINDISI – Ormai si avvia verso la conclusione il processo nei confronti di Denis Loparco, Alfredo Capone (lo scorso settembre è stato colto da infarto), Giovanni Basile e Pierluigi Cisaria, tutti ostunesi, detenuti dall’1 aprile del 2009, accusati di associazione mafiosa finalizzata a compiere attentati, estorsioni, a minacciare il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella, a vari amministratori, l’avvocato Luca Marzio, i parenti imprenditori del legale, vari imprenditori di Ostuni e dei comuni limitrofi. Il Comune di Ostuni si è costituito parte civile. E così anche gli amministratori, l’avv. Marzio, e gli imprenditori.

BRINDISI –  Ormai si avvia verso la conclusione il processo nei confronti di Denis Loparco, Alfredo Capone (lo scorso settembre è stato colto da infarto), Giovanni Basile e Pierluigi Cisaria, tutti ostunesi, detenuti dall’1 aprile  del 2009, accusati di associazione mafiosa finalizzata a compiere attentati, estorsioni, a minacciare il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella, a vari amministratori, l’avvocato Luca Marzio, i parenti imprenditori del legale, vari imprenditori di Ostuni e dei comuni limitrofi. Il Comune di Ostuni si è costituito parte civile. E così anche gli amministratori, l’avv.  Marzio, e gli imprenditori.

L’udienza di oggi (presidente del collegio Gabriele Perna) è stata assorbita dagli interrogatori di alcuni testi citati dall’avvocato Mario Guagliani, difensore di Cisaria. Non si è invece presentato un teste citato dalla difesa di Loparco che sarà ascoltato nella prossima udienza fissata per il 17 novembre. Udienza importante la prossima perché saranno interrogati gli imputati e non è escluso che decidano di tenere scena con dichiarazioni ad effetto. Come ha già fatto in qualche occasione Loparco, che ha accusato il sindaco Tanzarella e altri politici di essersi serviti di loro per lotte interne e poi di averli scaricati. Dichiarazioni per le quali Loparco è stato querelato dal sindaco Tanzarella.

In questo processo Tanzarella e altre vittime dei taglieggiatori si sono costituite parti civili. “Grazie al sindaco Tanzarella, al suo coraggio e senso civico – affermò in udienza un investigatore – fu possibile concretizzare questa operazione di polizia”. Per mesi Ostuni era stata terrorizzata con attentati incendiari, minacce più o meno velate, richieste di denaro, anche attraverso lavoro fittizio. Gli imputati ebbero persino, secondo la ricostruzione fatta dalle parti lese e dagli investigatori, di presentarsi personalmente al sindaco e chiedere una percentuale su ogni appalto pubblico assegnato.

Oggi, dunque, sono stati ascoltati alcuni testi. Un pescivendolo al quale Cisaria chiese lavoro, ma non lo ottenne perché in quel periodo zoppicava perché aveva problemi alla spina dorsale; Giuseppe Semeraro, titolare di un’azienda di trasporti: “Mi chiede lavoro ma non potetti accogliere la sua richiesta perché zoppicava; stesso tenore nella deposizione di Antonio Tanzarella, titolare di una pasticceria. E’comparso anche Federico Carella,  responsabile territoriale dell’ufficio del lavoro di Ostuni, che ha ricordato le volte che Cisaria si era presentato per chiedere lavoro. “Nel 2008 – ha detto – su richiesta di un dirigente della Savisas, azienda del Tarantino, lo convocai per dirgli che avevano bisogno di un guardiano per loro cantiere a Fasano”.

Quindi è stata sentita Manuela Manigrasso, perito che ha trascritto le intercettazioni, e subito dopo il processo è stato aggiornato al 17, giorno in cui saranno sentiti gli imputati. L’udienza successiva si svolgerà l’1 dicembre e sarà dedicata alle eventuali richieste probatorie. Se ce ne saranno verranno affrontate nell’udienza del 22 dicembre, altrimenti si andrà direttamente al 19 gennaio per la discussione delle parti civili e del pubblico ministero, mentre ai difensori toccherà il 16 e il 23 febbraio. In quella occasione sarà decisa l’udienza per la camera di consiglio.

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