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Cronaca

Soccorsi al largo di Torre Canne 28 migranti a bordo di un motoscafo

Un motoscafo con a bordo 28 migranti, tutti di nazionalità siriana, è stato intercettato e soccorso nella prima serata al largo di Torre Canne dal dispositivo di vigilanza del Reparto aeronavale di Bari della Guardia di Finanza. I migranti, 20 uomini, 4 donne e 4 bambini, sono stati presi a bordo del pattugliatore G130 "Vicebrigadiere De Falco"

BRINDISI - Un motoscafo con a bordo 28 migranti, tutti di nazionalità siriana, è stato intercettato e soccorso nella prima serata al largo di Torre Canne dal dispositivo di vigilanza del Reparto aeronavale di Bari della Guardia di Finanza. I migranti, 20 uomini, 4 donne e 4 bambini, sono stati presi a bordo del pattugliatore G130 "Vicebrigadiere De Falco", unità della classe Bigliani, che subito dopo ha fatto rotta su Brindisi dove la prefettura aveva allertato il dispositivo della Protezione civile comunale e provinciale. Lo scafista, un italiano, è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

A bordo della De Falco-2IL VIDEO DELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO

Il pattugliatore ha attraccato alla banchina di S. Apollinare nel Seno di Levante del porto interno, dove era atteso da personale della Sezione operativa navale di Brindisi della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dell'Autorità portuale, del 118 e come già detto della protezione civile con il dirigente ingegnere Giuseppe Augusto. In un primo momento si è pensato di portare subito a bordo generi di conforto per rifocillare i migranti prima dello sbarco, poi si è optato per concentrare tutte le attività presso i locali messi a disposizione dall'Autorità portuale nella ex stazione marittima.

Qui è stato programmato che i rifugiati trascorrano la notte e ricevano se necessario assistenza medica, anche se tutti e 28 paiono in buone condizioni di salute. Le altre operazioni, dalle identificazioni agli accertamenti di polizia giudiziaria sulla provenienza dell'imbarcazione, si svolgeranno soprattutto nella mattinata di domani. Il punto di partenza del motoscafo può essere individuato al largo della Grecia o dell'Albania, dove i migranti possono essere stati trasferiti da una nave sul natante in attesa, o addirittura sulle coste greche o albanesi. Così l'operazione è stata descritta dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari, competente per la sorveglianza delle coste pugliesi, che ha operato assieme al Gruppo Aeronavale di Taranto, che svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l’operazione “Triton 2015”, di recente potenziata anche nell’area del basso adriatico e dell’Alto Ionio.

Il trasbordo dei migranti-2A bordo dello scafo intercettato erano visibili apparentemente pochi occupanti ma la linea di galleggiamento appariva stranamente bassa, circostanza che insospettiva gli equipaggi delle unità navali delle "fiamme gialle" che si avvicinavano per eseguire una ispezione di routine. Il motoscafo, alla vista delle motovedette incrementava ulteriormente la velocità nel tentativo di sottrarsi al controllo. Veniva quindi immediatamente inseguito, raggiunto ed affiancato dai finanzieri, a circa 10 miglia a largo di Torre Canne

I sospetti delle fiamme gialle risultavano fondati quando, saliti a bordo del potente motoscafo, della lunghezza di circa 10 metri e condotto da un 62enne, cittadino italiano, G.M. originario di La Spezia, trovavano 28 migranti, di presunta nazionalità siriana ed irachena. Lo scafo risultava altresì privo di documentazione e di segni distintivi. I migranti, trasferiti a bordo del guardacoste della Guardia di Finanza, lo scafista ed il mezzo fermato, venivano condotti presso gli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, nel vicino porto di Brindisi.

I migranti nel porto interno-2I migranti nella sede dell'Autorità portuale-2

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