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Cronaca

"Ma che Cdr, Nubile porta tutto in discarica e aumenta l'ecotassa". S.Pietro rifiuta pagamenti

Tutto in discarica. Non si produce Cdr e da qualche tempo "l'intera quota di rifiuti" va ad Autigno, impianto in cui per ovviare alla saturazione sono in corso i lavori di ampliamento di un paio di lotti, mediante sopralevazione.

BRINDISI - Tutto in discarica. Non si produce Cdr e da qualche tempo "l'intera quota di rifiuti" va ad Autigno, impianto in cui per ovviare alla saturazione sono in corso i lavori di ampliamento di un paio di lotti, mediante sopralevazione. Impianto su cui c'è il sospetto che vi siano falle nell'impermeabilizzazione che favoriscono l'inquinamento della falda. 

Il Comune di San Pietro Vernotico ha deciso di ribellarsi e di contestare il pagamento delle tariffe di conferimento secondo gli importi stabiliti, ammontare che è stato stabilito proprio sulla base della (stabilita) entrata in funzione progressiva dell’intero sistema di trattamento dei rifiuti. A affermato, invece, l’impianto Cdr non va (lo ha rilevato anche il  Comune di Brindisi che aveva avviato una procedura di messa in mora di Nubile che non ha però portato ancora alla rescissione unilaterale del contratto) e non si produce quindi, così come previsto dal capitolato, il combustibile derivato dai rifiuti in cui dovrebbe trasformarsi una buona quota di indifferenziato. La procura di Brindisi ipotizza la frode in pubblica fornitura in indagini che stanno andando avanti. E l’intera quota di ‘monnezza va ad Autigno.

“Abbiamo atteso pazientemente che il presidente dell’Oga si rendesse parte attiva nella regia che gli compete in ordine alla vicenda che involge la gestione dell’impianto di selezione, biostabilizzazione e produzione Cdr nonché della gestione della discarica di Autigno da parte della ditta Nubile. Attendevamo sin da luglio dei dati o le dovute iniziative volte ad evitare il pericolo che le Comunità fossero esposte a pagare somme non dovute, ma non avendo riscontrato l’auspicata iniziativa, è giunto il momento di mettere la parola fine ad una situazione divenuta insostenibile. Si tratta di un dazio troppo elevato in termini tanto ambientali che di costo per le collettività”.  

“Dall’esame della fattura di ottobre 2014 – prosegue -  emessa dalla Nubile per il servizio reso al Comune di San Pietro Vernotico, emerge in tutta chiarezza che il sistema è falsato gravemente e spieghiamo le ragioni: negli anni scorsi la Regione ha costretto il Comune di Brindisi ad avviare l’impianto di produzione di Cdr atteso che non era più ammissibile e consentito portare in discarica il rifiuto ‘tal quale’, cioè non trattato. Per essere più chiari faccio un esempio: in passato se il Comune di San Pietro Vernotico conferiva 309 tonnellate di Rifiuti solidi urbani, l’intero quantitativo veniva portato in discarica, e così per ogni Comune interessato. Ciò non è stato più consentito, per cui si è avviato l’impianto (con costi di fatto raddoppiati), con l’obiettivo di raggiungere i seguenti differenti risultati (secondo quanto proposto da Nubile, in sede di gara): su 309 tonnellate conferite, 130 tonnellate finivano in discarica, 95 divenivano Cdr o eco-balle, il resto veniva assorbito dal processo di lavorazione (eliminazione di prodotti differenziabili e perdita da lavorazione). Quindi solo il 40 per cento circa del quantitativo conferito avrebbe dovuto finire in discarica con evidenti benefici di ordine ambientale. Ad un certo punto Nubile non è più riuscito a cedere il Cdr (e tutto ciò è già stato contestato dal Comune di San Pietro Vernotico), ma guardando la fattura di ottobre 2014 emessa da Nubile per il nostro Ente, abbiamo verificato che il problema è differente: tutti i rifiuti conferiti finiscono in discarica, per cui di fatto l’impianto non svolge la sua funzione”.

Di Cdr insomma non se ne produce. Come attestano le doglianze di una ditta tedesca che ha già chiesto a Nubile il risarcimento del danno per 15 milioni di euro.

“Il Comune quindi paga costi più elevati di ecotassa (la parte di Rifiuti solidi che finisce in discarica viene tassata dalla Regione con la ecotassa), la discarica, continuando così, non avrà più capienza (con evidenti danni ambientali e di gestione del sistema dei rifiuti, tenendo conto del fatto che la Regione ha fatto stoccare ingenti quantitativi di rifiuti provenienti dal nord barese), e soprattutto stiamo pagando una tariffa elevata per avere lo stesso servizio di prima (portiamo il rifiuto “tal quale” in discarica) con la differenza che in passato pagavamo 40 euro circa a tonnellata dal 1.1.2014 ad oggi più di euro 90 a tonnellata. Tutto ciò dura da mesi e non è più sostenibile. Se poi si considera che probabilmente Brindisi non ha richiesto a Nubile le fideiussioni che dovrebbero essere a base di ogni affidamento di servizi e di impianti di tale portata, a garanzia di eventuali inadempimenti della ditta, (almeno con riferimento alla ordinanza emessa dal sindaco di Brindisi che regola l’utilizzo di impianti e discarica) ci si rende conto della gravità del problema”.

“Avrà mille ragioni il docente universitario incaricato dall’Oga – conclude l’amministrazione comunale di San Pietro -  per non aver ancora ultimato il suo lavoro, ma al di là di quanto decideranno di fare il presidente dell’Oga e gli altri sindaci innanzi a tale evidente situazione di violazione di legge noi non intendiamo intendo attendere oltre e pagare fatture per servizi non ottenuti. Stiamo valutando se sussistono estremi per considerare la sussistenza di ipotesi di reato, ma nel frattempo unitamente al dirigente dell’ufficio competente, l’ingegnere Federico Ciraci, si è contestata la fattura inviata dalla ditta relativa al mese di ottobre, in autotutela, addebitando alla Nubile un prezzo ridotto di euro 32,28 a tonnellate, il tutto riservando di richiedere arretrati ei danni per il maggior onere da ecotassa oltre che ambientali”.

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