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Cronaca

"Pullman vecchi e percorsi estenuanti": pendolari stanchi dei disagi

Dopo l'incendio verificatosi a San Pancrazio, i passeggeri della tratta che collega Torre Santa Susanna- Brindisi chiedono l'utilizzo di pullman di ultima generazione

BRINDISI - Un’ora e mezza per coprire poco più di 30 chilometri. Al caldo d’estate e al freddo d’inverno, quando il climatizzatore fa le bizze. Viaggiano ancora a bordo di pullman datati della Stp (società di trasporto pubblico) i pendolari della tratta Torre Santa Susanna-Brindisi, una delle più lunghe della provincia. Stanchi dei disagi patiti quasi quotidianamente, i passeggeri più volte hanno chiesto di poter usufruire di una delle 29 vetture di nuova generazione acquistate nell’estate 2018. Perché è il timore è che possano ripetersi episodi come quello verificatosi lo scorso 21 gennaio nel centro di San Pancrazio Salentino, dove a causa di un cortocircuito andò in fiamme un mezzo attivo proprio sulla Torre-Brindisi.

Il percorso è estenuante. Si parte alle 6 da Torre Santa Susanna. Poi si fa tappa a Erchie, San Pancrazio Salentino, San Donaci, San Pietro Vernotico. Solo intorno alle ore 7,35 si arriva all’ultima fermata, nei pressi del petrolchimico, della zona industriale di Brindisi. Al ritorno, stesso percorso, all’inverso. Sempre un’ora e mezza per completare il viaggio. Una vera e propria via crucis, insomma, per i lavoratori che quotidianamente percorrono questa tratta, pagando abbonamenti mensili che arrivano fino a un massimo di quasi 75 euro. 

“I pullman – chiarisce uno dei pendolari – non sono pieni, ma il percorso è tortuoso. Quando si arriva a San Pietro Vernotico si entra nel paese e si arriva fino alla stazione, dove salgono non più di 2-3 persone. Solo qui si perde un quarto d’ora. Più volte abbiamo chiesto se si potesse accorciare il percorso, ma di fatto non è mai cambiato nulla”.

Fra gli utenti e la Stp c’è stato un fitto scambio di mail negli mesi. La questione più volte sollevata è stata quella riguardante l’efficienza delle vetture. “In estate spesso – spiega ancora un passeggero – l’aria condizionata non funziona. In inverno più volte abbiamo viaggiato senza riscaldamento. Siamo stanchi di viaggiare a bordo di pullman datati. Da oltre un anno chiediamo all’azienda di utilizzare mezzi più efficienti sulla tratta Torre-Brindisi. Pensavamo che il problema si fosse risolto la scorsa estate, con l’arrivo di 29 mezzi di ultima generazione. Ma questi, da quel che ci risulta, vengono impiegati su tratte studentesche di pochi chilometri, tipo la Mesagne-Brindisi o la San Vito dei Normanni-Mesagne. Noi siamo ancora costretti a viaggiare su mezzi datati, come quello che si è incendiato a San Pancrazio Salentino”.

Dopo quell’episodio, fortunatamente senza feriti grazie alla tempestività con cui il conducente fermò il pullman e fece scendere i passeggeri, la richiesta di pullman nuovi si è fatta ancor più stringente. “Dopo l’incendio – spiega il pendolare – per qualche giorno abbiamo viaggiato a bordo di pullman nuovi. Ma da questa settimana, sono tornati i vecchi pullman. La buona notizia è che, perlomeno, l’impianto di riscaldamento funziona. Noi, ad ogni modo, continueremo a batterci per avere un servizio migliore. Non solo per una questione di confort, ma anche nell’interesse degli autisti. Riteniamo che anche loro siano stressati da questa situazione”. 

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