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Cronaca

“Integrazione scolastica, nessun taglio per gli studenti”

Il commissario: “Impegno per 102 bambini portatori di handicap e 57 con documentazione Niat”. Finanziati interventi antisismici per i plessi De Amicis e Virgilio. Confermata la chiusura della scuola d'infanzia Giovanni XXIII

BRINDISI – “Non ci sarà nessun taglio al servizio di integrazione scolastica da parte del Comune di Brindisi, né per quanto riguarda gli studenti, né per i docenti. Non è possibile fare diversamente, invece, per la scuola Giovanni XXII che chiuderà”.

Integrazione scolastica

Il municipio di BrindisiLa conferma dell’impegno dell’Ente sino alla fine dell’anno scolastico in corso è arrivata direttamente dal commissario Santi Giuffré, questo pomeriggio, 6 febbraio 2018, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Palazzo di città, alla presenza del sub Onofrio Padovano e del dirigente del settore Contratti, Costantino Del Citerna.

“L’impegno ammonta a un milione e 800mila euro sino alla fine del prossimo mese di giugno”, ha precisato Giuffrè. “La somma permette di coprire e quindi di assicurare l’integrazione scolastica in favore di 102 bambini portatori di handicap più 57 per i quali c’è la documentazione del servizio Niat della Asl, per i quali è previsto lo stesso servizio. Chi sostiene o scrive altro, riferisce falsità”.

Non sono previste riduzioni di orario o tagli del personale: “Tutto resta com’è adesso”. “La proposta è stata ritenuta accettabile anche dalle organizzazioni sindacali, già prima di Natale”, ha ricordato Del Citerna. Dalla Cgil, funzione pubblica, è arrivata la conferma del giudizio positivo espresso: “Il protocollo d’intesa sarà vincolante contrattualmente tra l’Amministrazione Comunale, le organizzazioni sindacali firmatarie  e la cooperativa  che si aggiudicherà la gara, già in fase di definizione”, sostiene il segretario territoriale Vincenzo Cavallo.

La scuola d’infanzia Giovanni XXIII

Non sarà possibile, invece, evitare la chiusura della scuola d’infanzia Giovanni XXIII, l’unica paritaria attualmente funzionante a Brindisi. “C’è un provvedimento già adottato dalla precedente Amministrazione”, ha detto Giuffré. “Del resto non ci sono i margini per fare altro, ma per i bambini resta la disponibilità di quella statale”.

La chiusura è stata disposta per "grave carenza di personale". Non ci sono insegnanti già da qualche tempo, tanto che nell'ultimo anno scolastico la media è di uno ogni dieci bambini. L'unica soluzione, per il Comune, è la "dismissione" a partire dal primo luglio 2018, sulla base di due considerazioni, da un lato la non obbligatorietà della scuola d'infanzia e dall'altro la possibilità di iscrizione dei piccoli altrove. Per questi motivi il dirigente del settore Politiche educative ha presentato la proposta al commissario Santi Giuffrè e lo scorso mese di dicembre il provvedimento è stato firmato. Ma contestato dalle forze politiche, tanto da destra con il no del Pri che dai moderati con invito dei Coerenti per Brindisi a invertire la rotta.

La deliberazione risale al 14 dicembre 2017, con i poteri della Giunta comunale preso atto della "grave carenza di organico funzionale che di fatto affligge tutti i settori e gli uffici del Comune", costringendo lo stesso Ente a una "riorganizzazione già a partire dall'anno scolastico 2018-2019". Dovranno trovare altra destinazione, quindi, i 72 bambini iscritti (12 dei quali dislocati presso la scuola statale San Antonio del Casale", con 26 piccoli per i quali i genitori hanno fatto richiesta di tempo pieno. A garantire l'insegnamento ci sono sette maestre di ruolo, di cui una di sostegno. Due sono gli ausiliari, uno con la qualifica di custode. 

Nel provvedimento del Comune si legge che "ai fini delle determinazioni inerenti la chiusura del plesso, occorre considerare che la scuola dell'infanzia non è obbligatoria e che la funzione educativa è giuridicamente assegnata allo Stato, rispetto al quale la scuola comunale assolve una funzione sussidiaria e integrativa al pari delle scuole dell'infanzia private". E' scritto anche che "la soppressione del servizio non arreca pregiudizio all'utenza, in quanto la stessa può trovare accoglimento presso le scuole statali che si trovano dello stesso quartiere o nelle immediate vicinanze".

Gli adeguamenti anti sismici

La scuola Salvemini-Virgilio (foto Google Map)-2La conferenza stampa è stata anche l’occasione per informare che il Comune è stato ammesso al bando per la concessione di finanziamenti destinati alle scuole per lavori di consolidamento con il rischio sismico. Al momento sono stati ammessi gli istituti D’Amicis per 200mila euro e Virgilio per 915mila. A breve sarà candidato il plesso Perasso per circa 900mila euro.
 

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