Rifiuti: "In città non si indicono più gare, ma i partiti stanno a guardare"
Vincenzo Albano: "In questa città indire una gara per la gestione dei rifiuti e portarla a compimento è ritenuto da molto tempo peccato mortale. Si credeva addirittura, che portasse anche sfortuna"
In questa città indire una gara per la gestione dei rifiuti e portarla a compimento è ritenuto da molto tempo peccato mortale. Si credeva addirittura, che portasse anche sfortuna. Credo che temessero addirittura di andare all'inferno , se avessero messo mano a quelle di durata decennale.
Per questo motivo da oltre 15 anni tutte le amministrazione che si sono avvicendate alla guida della città, si sono sempre tenute alla larga da ogni tentazione, cancellandole completamente dalla loro mente e dall'agenda delle cose da fare.
Ogni volta che qualche pazzo come me, si permetteva di proporle, si facevano subito gli scongiuri.
Molto meglio gestire tutto direttamente con affidamenti brevi, procedure negoziate, proroghe, ordinanze contingibili ed urgenti, lontani dal fastidio delle gare, inventate da una politica che non sapeva decidere, che non aveva idee. Tutte lungaggini inammissibili in un mondo che corre e deve decidere . Anche se in verità quasi sempre non si capisce, dove va, perché e per quale obiettivo. Con il risultato che spesso ci si avvia verso il precipizio.
Una decisione che ha avuto effetti devastanti sulla stabilità del sistema, sull'efficienza del servizio, sui costi esagerati a carico dei cittadini, consegnando la città al degrado, sempre costretti a rincorrere i problemi, piuttosto che a prevenirli.
Una riluttanza per le gare, che è sopravvissuta ai tanti cambiamenti nella gestione dei rifiuti, che hanno traghettato la responsabilità dai singoli comuni, all'ATO, all'ARO, all'OGA, tutti regolarmente commissariati, per inefficienza. Come avviene regolarmente nel comune di Brindisi, dove i commissari sono ormai di casa. Dappertutto.
Quando, per accontentare i soliti miscredenti, hanno tentato di proporre in pochi mesi tre gare decennali ed una semestrale, si è dovuto prendere atto della potenza del maleficio, che ha fatto naufragare tutte le quattro gare, per errori, per ricorsi al Tar, per mancanza di partecipanti. Che ha fatto sorgere in più di qualcuno qualche perplessità sull'adeguatezza del settore comunale interessato.
Certo c'è stato il fastidio dei cittadini che giustamente protestano da anni per la qualità del servizio, reputato assolutamente inadeguato, per lo stato di pulizia della città, per i rifiuti sparsi ad ogni angolo di strada, per gli odori nauseanti, per la pulizia delle strade e delle piazze, per i costi esagerati. Un fastidio che le diverse Amministrazioni hanno brillantemente superato, facendo finta di niente, specialmente quando si è lontani dal voto. Naturalmente fino a quando potrà reggere il bizzarro privilegio di poter votare, che comunque si sta cercando di eliminare, piano piano, con le riforme. A loro tocca pagare sempre e comunque al massimo, naturalmente.
Ora in seguito all' ultima ordinanza del Tar di Lecce, ma anche per effetto dei cambiamenti intervenuti con la legge regionale della legge regionale n. 20 del 4 agosto 2016, che dava ai comuni la possibilità di superare il tormentone delle ordinanze contingibili ed urgenti, cui il comune di Brindisi ha fatto ricorso dal 17.11.2014, la Giunta comunale con delibera n. 60 del 10 agosto 2016, ha invitato il dirigente del settore ecologia, ad attivare le procedure per l'avvio della gara e, nel contempo, di prolungare l'affidamento del servizio all'ecologica per altri due mesi ( 60 giorni). Il tempo ritenuto necessario per lo svolgimento della gara.
Attualmente, da quel 10 agosto sono già trascorsi 50 giorni e della gara si sono perse le tracce. Nessuna notizia.
Che cosa succede ora? Che si fa? Si prolunga per ancora il servizio con l'ecologica e per quanto tempo? Un mese, sei mesi, due anni? In base a quale contratto firmato? E' normale questo ritardo? Ci sono problemi? I cittadini vogliono e debbono essere informati anche perché si vota a dicembre. Ma la sindaca non deve o non può intervenire? La funzione della sindaca è limitata solo alla emissione della delibera?Non può o non deve intervenire? Comprendo le difficoltà del momento, impegnata com'è a regolare il traffico fra consiglieri e assessori, a distribuire le poltrone, a regolare gli avvicendamenti nelle responsabilità, ma non credo possa ancora rimanere indifferente a quanto accade o, meglio, a quanto non accade, quantomeno per sollecitare la pubblicazione della gara, possibilmente priva di difetti, come si riesce a fare in tanti altri comuni italiani. Anche perché l'esperienza ci ha avvertito che, quando si sono cimentati, non si è risusciti a farlo. Come ben sanno al Tar di Lecce.
In questa direzione non avverto costanza nell'impegno dei consiglieri di opposizione, ma anche di quelli della maggioranza , che hanno il dovere di tutelare coloro che li hanno votati. I partiti, i movimenti, specie quelli che hanno una rappresentanza in consiglio comunale non hanno niente da dire?
Non si avverte alcun impegno per cercare di cambiare passo, per dare una sterzata a questa folle abitudine, a questo andazzo. Oppure si ritiene sufficiente intervenire a posteriori, quando ormai gli effetti negativi, il disastro si sia già verificato? Ma che si aspetta a informare la Corte dei Conti sul danno erariale, che si sta producendo da anni a causa del fallimento della differenziata, nell'indifferenza di una amministrazione, che si sente obbligata solo applicare le penali e non a fare il possibile per invertire la deriva di questi anni, che sta comportando un aumento notevole dei costi, che i cittadini andranno a pagare con la bolletta della Ta. ri.
Per quanto tempo ancora si può ancora assistere inermi al degrado, che sta soffocando la dignità e l'anima dei cittadini? Non c'è proprio speranza. Poveri noi.