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La Mariano chiede inchiesta parlamentare sul caos-rifiuti a Brindisi

La deputata del Pd, Elisa Mariano,questa mattina ha inviato una lettera al presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, on. Alessandro Bratti, "per invitarlo ad accendere un faro su quanto accade in provincia di Brindisi"

BRINDISI - La deputata del Pd, Elisa Mariano, una delle voci della segreteria provinciale del partito favorevole al mantenimento dell'autosospensione del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ora interviene sulla questione della crisi del ciclo dei rifiuti del Brindisino, legata al sequestro della discarica di Autigno e alle contestazioni in corso sulla gestione degli altri impianti, in primis quello del Cdr, tutti affidati alla Nubile Srl, e questa mattina ha inviato una lettera al presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, on. Alessandro Bratti, "per invitarlo ad accendere un faro su quanto accade in provincia di Brindisi".

“Già nel dicembre dello scorso anno su mia sollecitazione la Commissione tenne un ciclo di audizioni sul caso Brindisi con particolare riferimento alla delicata e difficile situazione delle discariche Autigno/Formica, ma non solo. Da allora la situazione si è evoluta e purtroppo non in senso positivo. La discarica di Autigno  - si legge nella lettera inviata da Elisa Mariano al collega Bratti - è stata sequestrata e non ci sono stati ancora interventi sul problema, serissimo, del percolato al punto che la Procura è intervenuta diffidando il Comune di Brindisi. Solo nelle ultime ore, a fronte di questa opportuna 'sollecitazione', la situazione si è smossa".

L'onorevole Elisa Mariano-3Purtroppo le criticità non sono solo queste. Abbiamo problemi importanti - sottolinea la deputata di S. Pietro Vernotico - con il gestore degli impianti e le tariffe richieste, gli impianti stessi sono insufficienti ed inidonei perché obsoleti, nonostante i revamping, al punto che in molti comuni si è dovuta interrompere la raccolta differenziata o la stessa è stata giudicata insostenibile". Poi Elisa Mariano spezza una lancia a favore dei sindaci ribelli dell'Oga.

"A fronte di questa situazione, poi, è deflagrata, diventando di dominio pubblico, la crisi interna all’Oga che sancisce di fatto la paralisi del governo di questo settore in provincia e ritengo che non si possano in alcun modo sminuire o derubricare le criticità e le perplessità manifestate con coraggio da tanti sindaci della nostra provincia - scrive la deputata Pd - che anzi devono trovare ascolto e costituire la base per ulteriori riflessioni. Questo vero e proprio caos non può che scaricarsi sui cittadini, che già ora in molti casi dovranno pagare tariffe elevatissime, e naturalmente si ripercuote con ancora maggiore forza sull’ambiente.”

"Sarebbe opportuno, a fronte delle criticità descritte, un’azione di inchiesta ed approfondimento da parte della Commissione che possa ricostruire il quadro della situazione, delle responsabilità - prosegue la lettera - e soprattutto avviare una stretta collaborazione istituzionale con la Regione Puglia, gli altri enti locali e con tutti i soggetti coinvolti, nel rispetto delle rispettive competenze, non solo per allontanare il rischio di una crisi del ciclo di rifiuti nella provincia di Brindisi, ma per ricostruire una prospettiva di efficacia e sostenibilità del ciclo stesso sul lungo periodo.”

L'impianto di Cdr gestito da Nubile-2“L’obbiettivo è quello di offrire il supporto del Parlamento, per quel che lo stesso è autorizzato a fare, a chiunque voglia fruirne ed in particolare alla Regione ed ai nostri Comuni. Il presidente Bratti - spiega la Mariano - è un parlamentare esperto sia sul piano politico che su quello tecnico, essendo stato a capo di ARPA Emilia Romagna per lungo tempo, ed occupandosi ormai da anni in Parlamento di questi temi. Non potremmo avere riferimento istituzionale più affidabile”.

“Ciò che mi sta più a cuore è evitare che nell’emergenza le istituzioni si indeboliscano al punto da assumere scelte che poi possono rivelarsi più vantaggiose per i profitti e gli interessi privati che rispondenti ai bisogni delle nostre comunità. Per questo dobbiamo alzare la guardia ed elevare al massimo il livello di trasparenza, unico modo - conclude la parlamentare - per snidare interessi e favorire la legalità. Ogni soluzione, quindi, dovrà rappresentare un passo nella direzione di un ciclo altamente sostenibile sul piano economico e sul piano ambientale e mi auguro non si preveda il ricorso alla creazione di ulteriori discariche”.

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