La protesta al tribunale degli ex Tecnova/ Video
BRINDISI - Hanno intonato canti nei loro dialetti, protestano pacificamente perché da un anno e mezzo attendono il 70 per cento degli stipendi e l’intero Tfr, quote che dovrebbero essere loro liquidate sulla base dei conteggi effettuati durante la procedura fallimentare (ancora in corso).
BRINDISI - Hanno intonato canti nei loro dialetti, protestano pacificamente perché da un anno e mezzo attendono il 70 per cento degli stipendi e l’intero Tfr, quote che dovrebbero essere loro liquidate sulla base dei conteggi effettuati durante la procedura (ancora in corso) per il fallimento di Tecnova: sono i lavoratori del fotovoltaico, settecento in tutto, all’incirca, una quarantina schierati stamani dinanzi al tribunale di Brindisi dove è prevista oggi una delle udienze del fallimento (video).
Hanno tra le mani le loro buste paga. Spiegano che ad alcuni sono state destinate somme esigue rispetto ai conteggi: “Anche 3 euro di Tfr”. E chiedono che una delegazione possa incontrare direttamente il giudice per chiedere lumi. Tecnova è azienda finita sotto inchiesta numerose volte anche per le condizioni di lavoro imposte all’esercito di lavoratori stranieri impiegato nella realizzazione di parchi fotovoltaici tanto nella provincia di Brindisi, quanto nella provincia di Lecce.
Dinanzi al tribunale, stamani, i lavoratori immigrati hanno spiegato le proprie ragioni anche ai poliziotti della sezione Volanti e della Digos intervenuti a scopo preventivo una volta che è scoppiata la protesta.
