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Cronaca

Le paure di Aurora, il giallo del complice

BRINDISI – Non si dissolve il mistero dell’uomo che nel cuore della notte tra il 18 e il 19 maggio 2012 fu notato mentre spostava un cassonetto davanti alla scuola Morvillo Falcone, mentre tutti i testi hanno invece riconosciuto Giovanni Vantaggiato nel fotogramma della registrazione di una telecamera effettuata poco prima dello scoppio della bomba. Il dubbio su chi fosse l’individuo che trascinava il cassonetto è ancorato alla deposizione di Francesca Pietrafitta, che come l'altro teste Antonio Lioce si trovava in auto nei pressi del piazzale della scuola attorno all’1,30 del 19 maggio.

BRINDISI – Non si dissolve il mistero dell’uomo che nel cuore della notte tra il 18 e il 19 maggio 2012 fu notato mentre spostava un cassonetto davanti alla scuola Morvillo Falcone, mentre tutti  i testi hanno invece riconosciuto Giovanni Vantaggiato nel fotogramma della registrazione di una telecamera effettuata poco prima dello scoppio della bomba. Il dubbio su chi fosse l’individuo che trascinava il cassonetto è ancorato alla deposizione di Francesca Pietrafitta, che come l'altro teste Antonio Lioce si trovava in auto nei pressi del piazzale della scuola attorno all’1,30 del 19 maggio.

Secondo la giovane donna, l’uomo che lei ha notato era alto circa un metro e 70, portava un berretto con visiera ed era visibilmente robusto. Vantaggiato non ha quelle caratteristiche fisiche: è più basso e magro rispetto a questa descrizione. Quindi non si può ancora escludere che quella notte sia entrata in azione anche un’altra persona oltre al commerciante di carburanti di Copertino che ha confessato la strage della Morvillo di Brindisi e l’attentato che ferì in maniera gravissima Cosimo Parato la mattina del 24 febbraio 2008 a Torre S.Susanna.

Ha testimoniato davanti alla Corte d’Assise anche un’altra delle ragazze ferite nell’esplosione, Aurora Radeglia. La quale ha detto al pm Guglielmo Cataldi che “dal giorno dell'attentato non dormo piu', ho gli attacchi di panico, non esco piu' da sola". Dell’istante dell’esplosione ricorda il boato: “Ho visto volare i fogli per aria", ha raccontato la studentessa di Mesagne, in evidente stato di tensione ed emozione nel ricordare i fatti. Aurora Radeglia seguiva di alcuni metri il gruppetto di ragazze di cui facevano parte Melissa Bassi, le sorelle Vanessa e Veronica Capodieci, Azzurra Camarda, Sabrina Ribezzi e Selena Greco, tutte gravemente ferite dalla fiammata, dall’onda d’urto e dalle schegge.

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