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Cronaca

"Mantovano irresponsabile e populista". I colleghi del Pdl lapidano il ribelle

MANDURIA - Quei poliziotti e quei volontari che avevano confidato come le condizioni del campo fossero influenzate seriamente dal livello dell'assistenza, avevano ragione. La tendopoli di Manduria è un ammasso per esseri umani, con cibo scarso, mancanza di interpreti, rapporti sempre più difficili con il sistema dei controlli. E da Roma è giunto l'ordine: niente più giornalisti nel campo, e neppure parlamentari. E' stato il Viminale ha disporre così, ammette il deputato del Pdl di Francavilla Fontana, Luigi Vitali. E lo stesso Vitali, assieme a tutta la rappresentanza parlamentare del Pdl pugliese, mette una croce sull'unico di loro che ha avuto le palle per criticare Berlusconi e Maroni, l'ex sottosegretario Alfredo Mantovano.

MANDURIA - Quei poliziotti e quei volontari che avevano confidato come le condizioni del campo fossero influenzate seriamente dal livello dell'assistenza, avevano ragione. La tendopoli di Manduria è un  ammasso per esseri umani, con cibo scarso, mancanza di interpreti, rapporti sempre più difficili con il sistema dei controlli. E da Roma è giunto l'ordine: niente più giornalisti nel campo, e neppure parlamentari. E' stato il Viminale a disporre così, ammette il deputato del Pdl di Francavilla Fontana, Luigi Vitali. E lo stesso Vitali, assieme a tutta la rappresentanza parlamentare del Pdl pugliese, mette una croce sull'unico di loro che ha avuto le palle per criticare Berlusconi e Maroni, l'ex sottosegretario Alfredo Mantovano.

“Da ieri una circolare del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, vieta l'accesso al campo per tutti, parlamentari compresi, tranne che per i rappresentanti delle organizzazioni umanitarie”, ha detto Vitali ai giornalisti presenti a nei pressi della tendopoli di Manduria, dove si era recata una delegazione del Pdl pugliese di cui facevano Parte l’altro parlamentare Pietro Franzoso e i consiglieri regionali Arnaldo Sala e Pietro Iurlaro.  Secondo il Viminale, le visite creano problemi di ordine pubblico: “Le visite delle delegazioni di ieri hanno creato problemi di tenuta all'ordine pubblico. Noi siamo qui con grande spirito di collaborazione e per testimoniare il grande lavoro delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco e degli organi istituzionali che stanno lavorando per rendere meno gravosa questa emergenza. Ma siamo qui anche per manifestare solidarietà alle nostre comunità, alla gente di Oria e di Manduria sul cui territorio questo campo è stato allestito”, ha detto ancora Luigi Vitali.

Il deputato riferisce nuovamente dell’incontro avuto con Maroni: «Il ministro ci ha spiegato che la tendopoli è provvisoria e che servirà a identificare gli immigrati per stabilire se si tratta di profughi o di clandestini - sottolinea - Si tratta di un Cia, centro di identificazione e di accoglienza. E successivamente gli immigrati saranno trasferiti nei Cie, centri di identificazione ed espulsione, che sono invece strutture a carattere di stabilità”. Cioè, le prigioni di fatto di cui tutti ormai sono a conoscenza, e che in tutta Italia, compreso Brindisi  Restinco, sono anche focolai continui di rivolte. E’ come gettare benzina sul fuoco, altro che vietare gli ingressi alla tendopoli per non eccitare gli animi.

Poco dopo viene diffuso un comunicato firmato da tutti i parlamentari pugliesi del Pdl, che si affrettano a condannare il comportamento di Alfredo Mantovano, che ha osato protestare contro Berlusconi e la Lega. Altro che politburo e bolscevichi.  “Comprendiamo l'amarezza ed il nervosismo di Alfredo Mantovano per aver compiuto un gesto dal quale forse vorrebbe ma non riesce più a tornare indietro – si legge nel documento del Pdl -  e dal quale tutti noi gli abbiamo chiesto di recedere ieri, ma questo non giustifica i suoi ingenerosi attacchi al Governo Berlusconi e alla sua maggioranza”. La segreteria di Breznev sarebbe stata più delicata. “Mantovano nei giorni scorsi ha commesso la leggerezza, singolare per un esperto sottosegretario agli Interni, di precipitarsi a Manduria ad impegnarsi su numeri e situazioni che erano ancora in itinere come era ovvio che fosse, data l'emergenza in atto”.

Evidentemente l’ex sottosegretario stava sul gozzo a tanti suoi ex colleghi, e qualcuno già sgomita per prendere il suo posto, fregandosene di quanti panini passa il convento ai tunisini di Manduria. “Mentre lui si dimetteva, salendo sul carro della protesta populista (e passando in pochi giorni da invitare il ministro Calderoli a Lecce ad attaccare a testa bassa la Lega), il presidente del Consiglio ed il governo – si legge ancora nel documento dei parlamentari del Pdl - raggiungevano con Regioni, Province e Comuni un primo accordo che sta consentendo di smistare gli immigrati in tutta Italia. Così come in quelle ore, gli stessi parlamentari che Mantovano denigra dicendo che 'vivono di politica’ e sono 'chiusi nel Palazzo’, facevano politica seriamente, entrando nel Palazzo del Viminale e trovando piena disponibilità del ministro Maroni per un Piano per la Sicurezza per i territori limitrofi al campo di Manduria nel quale, sempre per effetto di dialogo e non di populistiche dimissioni, saranno rafforzate le misure di sicurezza per evitare le fughe e non ci saranno mai più di 2.900 persone che già in queste ore stanno andando nei campi già allestiti, come Palazzo San Gervasio, e nelle prossime ore andranno in Toscana e in Piemonte”.

Insomma, va tutto bene. E’ Mantovano che vedeva le cose storte. Firmato: i coordinatori regionali del Pdl della Puglia, sen. Francesco Amoruso e on. Antonio Distaso, i coordinatori provinciali e i parlamentari pugliesi Giorgio Costa, Carmelo Morra, Pasquale Nessa, Salvatore Mazzaracchio, Michele Saccomanno, Simona Licastro, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Cosimo Gallo e Onorevoli Luigi Vitali, Donato Bruno, Pietro Franzoso, Luigi Lazzari, Simeone di Cagno Abbrescia, Gabriella Carlucci, Ugo Lisi, Elvira Savino, Vincenzo Barba, Francesco Sisto, Antonio Pepe, Benedetto Fucci.

A Manduria, in città, oggi è tornato anche il governatore Nichi Vendola per partecipare ad una manifestazione di solidarietà agli immigrati della tendopoli organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà nella piazza del paese. Alla manifestazione ha partecipato anche un portavoce degli immigrati, Hamady Ksouri. “La tendopoli non è la riposta al problema, o è la risposta che vuole la Lega: la tendopoli è al Sud e vuole dimostrare all'elettorato del Nord che terroni e africani sono rimasti amalgamati nello stesso terreno”, ha gridato Vendola dal palco. “Stanno costruendo una risposta elettoralistica - ha proseguito Vendola - con quel retrogusto un po’ xenofobo. Loro affrontano un'emergenza e produrranno 10 emergenze, perchè ovviamente, se spaventano la gente e se spaventano anche i migranti, che non sanno qual è la loro sorte, per chi fugge da condizioni di disperazione, trovarsi forse prigioniero di qualcosa che non si conosce, non è un modo tranquillizzante di vivere l'esperienza”.

A proposito delle condizioni all’interno della tendopoli, il consigliere regionale dell’Udc  di Francavilla Fontana, Euprepio Curto, ha parlato di responsabilità gravissime del governo anche con riferimento al blocco delle visite da parte dei parlamentari nazionali e regionali e della stampa, ma ha accomunato nella critica alla gestione della tendopoli ed alla sua sorveglianza anche il prefetto ed il questore di Taranto.

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