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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Meridiane "firmate" e polemica politica

ERCHIE – Megalomania o cosa? Questo è ciò che hanno chiesto i consiglieri comunali del gruppo di minoranza di Erchie – Giuseppe Polito, Giuseppe Cava e Ottavio Carbone – al sindaco Giuseppe Margheriti e all’assessore Bernardi, per conoscere le motivazioni che hanno spinto i due amministratori a ristrutturare la meridiana della chiesa di S. Lucia in piazza Umberto I, ma inserendo i propri nomi e cognomi. Un gesto ingiustificabile anche da parte del clero che ha fatto togliere immediatamente le lettere fissate sul santuario. L’interrogazione dei tre consiglieri è stata inviata il 4 dicembre scorso al sindaco, compreso l’assessore e per conoscenza anche alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici ed a monsignor Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria.

ERCHIEMegalomania o cosa? Questo è ciò che hanno chiesto i consiglieri comunali del gruppo di minoranza di Erchie – Giuseppe Polito, Giuseppe Cava e Ottavio Carbone – al sindaco Giuseppe Margheriti e all’assessore Bernardi, per conoscere le motivazioni che hanno spinto i due amministratori a ristrutturare la meridiana della chiesa di S. Lucia in piazza Umberto I, ma inserendo i propri nomi e cognomi. Un gesto ingiustificabile anche da parte del clero che ha fatto togliere immediatamente le lettere fissate sul santuario. L’interrogazione dei tre consiglieri è stata inviata il 4 dicembre scorso al sindaco, compreso l’assessore e per conoscenza anche alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici ed a monsignor Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria.

Ritorniamo indietro di qualche settimana. Erchie, cittadina in provincia di Brindisi, gode di un santuario bellissimo dedicato a S. Lucia – patrona della città – in piazza Umberto I, proprio nel cuore del paese. Da anni, tutte le amministrazioni comunali, non si sono curate del patrimonio architettonico, abbandonandolo senza manutenzione alcuna. Pochi mesi fa la decisione dell’attuale amministrazione nel ristrutturare la chiesa e in più la meridiana che è posta sul frontale del santuario di S. Lucia, fissando anche delle lettere che riportavano il nome e cognome del sindaco della cittadina, dell’assessore Bernardi e del tecnico brindisino, il geometra Cosimo Catalano, cultore della materia, che ha ristrutturato la meridiana storica.

Le firme – ovviamente – hanno modificato lo stato pre-degrado della meridiana. “Il danno provocato dall’inconsulta idea – scrivono i tre consiglieri comunali nell’interrogazione del 4 dicembre scorso – è di una entità, sul piano storico – monumentale e patrimoniale, di notevole grandezza e pertanto indeterminabile. Il tutto per una sorta mania dell’apparire”. Le lettere che formavano i tre nomi, sono state fatte togliere con immediatezza dal direttore del santuario. O meglio, è rimasto solo quello del geometra, che non era nemmeno stato informato della decisione presa dal sindaco e dall’assessore.

Ovviamente nel togliere le lettere ormai fissate nel muro, sono rimasti dei fori molto visibili (vedi foto), deturpando così la meridiana. “Noi ci chiediamo – continuano a scrivere i tre consiglieri – di indicare da chi è partita tale inconsulta idea, quale direttore dei lavori ha autorizzato un simile scempio e quale autorizzazione risulta rilasciata dall’Autorità Vescovile, trattandosi di un luogo di culto ed inoltre, quale autorizzazione risulta acquisita dall’Intendenza delle Belle Arti e quali adempimenti correttivi risultano oggi, adottati, di concerto con le autorità competenti, per restaurare e far tornare allo status quo ante l’opera gravemente danneggiata”.

Il 12 di dicembre scorso, arriva la risposta all’interrogazione di Polito, Cava e  Carbone, dell’assessore Vito Bernardi che si giustifica scrivendo: “La struttura sulla quale è stata disegnata la meridiana non è una lastra marmorea ma un semplice riquadro intonacato che dal punto di vista dei materiali quindi, esso, non  stato irrimediabilmente scalfito, in quanto i segni lasciati dai piccolissimi forellini dove erano posizionate le lettere rimosse si possono facilmente sigillare senza alcun pregiudizio. E’ stato il geometra Cosimo Catalano – continua nella missiva di risposa l’assessore Bernardi – ad eseguire i lavori di restauro in quanto specializzato in materia di meridiane. Il geometra ha proceduto alla ricollocazione dello gnomone con l’esatta inclinazione della facciata in funzione della latitudine di Erchie.”

L’assessore Bernardi ammette di non aver seguito la via burocratica delle autorizzazioni – nella stessa missiva – dovuto all’entusiasmo e l’assenza di alcuna spesa da parte del comune visto che il geometra Catalano si è offerto volontario. “Ho rimosso – continua l’assessore – dalla meridiana il nome del sindaco e il mio, ma ho ritenuto di dover lasciare quello del geometra Catalano che con tanta passione ed abnegazione ha costruito la meridiana. Se si ritiene – conclude – la costruzione della meridiana di una tale gravità e scempio, si può far tornare allo status qua ante, semplicemente cancellandola con uno strato di intonaco”.

Ma sul perché sindaco e assessore abbiano voluto suggellare il restauro con i loro nomi, e senza prima nemmeno attendere il consenso da parte dei responsabili della chiesa, Nessuna risposta. Per ora la meridiana del santuario di S. Lucia continua a presentare i fori della polemica. Chi non riesce a vederli,  forse dovrebbe chiedere una grazia a S. Lucia.

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