Mobili e bancarotta, assolto

FRANCAVILLA FONTANA - Divani, cucine e salotti a prezzi stracciati. Per l’accusa era un tentativo di distrarre i beni di un’azienda in procinto di fallire, per arrecare pregiudizio ai creditori. In realtà, forse, era proprio così. Sta di fatto che l’amministratore unico della C.M. Arredamenti nei primi mesi di attività aziendale, non c’entrava nulla.

E’ stato assolto dall’imputazione di bancarotta fraudolenta perché il fatto non sussiste, non c’è stata distrazione nel periodo in cui questi, difeso dall’avvocato Domenico Attanasi, è stato in carica. Colui il quale lo aveva seguito nell'incarico aveva patteggiato. Entrambi sono di Francavilla Fontana.

Secondo l’impostazione accusatoria i due amministratori avvicendatisi alla guida della ditta che commercializzava prodotti per l’arredamento, si erano disfatti di carrelli elevatori, autocarri, denaro e perfino delle merci in magazzino “vendute a un prezzo inferiore a quello d’acquisto, anche con ricarico negativo” pur di sottrarre il denaro ai creditori. I fatti risalgono al 2010. L’altro ieri la sentenza di primo grado.