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Cronaca

Morto l'uomo bruciato da sconosciuti

BRINDISI - E' spirato questa mattina alle 4,45 nel centro Grandi ustioni dell'ospedale Perrino di Brindisi l'agricoltore 51enne Damiano De Fazio, al quale - stando alle risultanze delle indagini - un gruppo di criminali ha dato fuoco poco prima della mezzanotte tra mercoledì e ieri nelle campagne di contrada Epifanio, in territorio di Mesagne. La superficie corporea interessata dalle ustioni era troppo vasta, circa il 95 per cento. Il pm Luca Buccheri ha già disposto l'esame autoptico.

BRINDISI - E' spirato questa mattina alle 4,45 nel centro Grandi ustioni dell'ospedale Perrino di Brindisi l'agricoltore 51enne Damiano De Fazio, al quale - stando alle risultanze delle indagini - un gruppo di criminali ha dato fuoco poco prima della mezzanotte tra mercoledì e ieri nelle campagne di contrada Epifanio, in territorio di Mesagne. La superficie corporea interessata dalle ustioni era troppo vasta, circa il 95 per cento. Il pm Luca Buccheri ha già disposto l'esame autoptico.

De Fazio si era allontanato da casa in contrada Palmarini a Brindisi, dove vive con moglie e figli,  nel pomeriggio di mercoledì: non potendo disporre della propria auto, era stato prelevato da una donna con la quale ha un rapporto da circa 15 anni, e dalla quale ha avuto un altro figlio. Lei, secondo quanto ha dichiarato alla polizia, lo ha accompagnato a Mesagne dove l'agricoltore ha visto altre persone, che sono state individuate e ascoltate dagli investigatori della Squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne.

Quindi il salto temporale - che è in fase di ricostruzione dettagliata - sino alle 23 e 45 sempre di mercoledì - quando una pattuglia dell'istituto privato Vigilnova, in una stradina sterrata di contrada Epifanio tra Mesagne e la borgata di Serranova (quest'ultima appartiene al territorio di Carovigno) si è imbattuta in una figura umana che barcollava avvolta dalla fiamme. Si trattava di De Fazio, al quale qualcuno aveva dato fuoco dopo averlo cosparso di benzina.

Ad arrivare per primo sul posto su allarme della Vigilnova, l'equipaggio di una volante del commissariato di Mesagne, quindi l'ambulanza del 118 che ha portato all'ospedale Perrino l'agricoltore il quale, poco prima di perdere i sensi, aveva mormorato una frase che tuttavia è stata ben percepita da chi l'ha raccolta: "Erano tre, sono di Carovigno". Due ore fa il decesso. Il pm aveva aperto già ieri un fascicolo contro ignoti per tentato omicidio, ora il capo di imputazione cambia.

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