Ombrellone & lettino: un salasso sotto il sole cocente
BRINDISI - Caro ombrellone, scende in campo “mister prezzi”: in divisa. I militari della Guardia di finanza hanno passato al setaccio la costa brindisina. E così sono piovute multe e sanzioni a carico di una trentina di imprenditori commerciali, titolari di stabilimenti balneari, accusati di inadempienze in materia di trasparenza sui prezzi. L’allarme era partito già nei giorni scorsi. A segnalare strane anomalie, una indagine fatta dall'associazione dei consumatori Adoc. Gli operatori del sodalizio, fintisi turisti, avevano chiesto, recandosi sulle spiagge della Puglia, i prezzi praticati dai gestori per la prima decade di luglio.
BRINDISI - Caro ombrellone, scende in campo “mister prezzi”: in divisa. I militari della Guardia di finanza hanno passato al setaccio la costa brindisina. E così sono piovute multe e sanzioni a carico di una trentina di imprenditori commerciali, titolari di stabilimenti balneari, accusati di inadempienze in materia di trasparenza sui prezzi. L’allarme era partito già nei giorni scorsi. A segnalare strane anomalie, una indagine fatta dall'associazione dei consumatori Adoc. Gli operatori del sodalizio, fintisi turisti, avevano chiesto, recandosi sulle spiagge della Puglia, i prezzi praticati dai gestori per la prima decade di luglio.
E i costi si sarebbero rivelati tutt’altro che contenuti. Base di calcolo, un ombrellone (non in prima fila) e due lettini (più parcheggio auto). Assai salato il preventivo: 19 euro (oltre a 3,50 euro per il parcheggio auto) per una giornata al mare nel Salento. Cabine a parte. Stessa media nelle strutture del brindisino, dove in taluni lidi si sarebbero registrati anche prezzi attorno alle 40 euro al giorno (cabine-spogliatoio comprese). Un salasso, sotto il sole cocente.
Per far luce sull’andazzo e ristabilire le dovute garanzie per le tasche dei bagnanti, si è reso così necessario anche l’intervento delle Fiamme gialle. Un’operazione della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Brindisi, ha portato a termine infatti un’operazione ad ampio raggio: da Campo di mare sino a Savelletri, passando per Punta Penna Grossa, Specchiolla, Torre Santa Sabina e Rosa Marina, tra le località passate ai raggi X.
Obiettivo: eseguire tutti i necessari controlli, al fine di accertare eventuali violazioni alla disciplina dei prezzi.
L’intervento dei baschi verdi ha consentito di rilevare più di qualche irregolarità. E alla fine il bilancio è pesante: 39 titolari di stabilimenti balneari sono stati segnalati all’autorità amministrativa. Le inadempienze riguardano per lo più la mancata o corretta esposizione dei prezzi: un’assenza di trasparenza che in alcuni casi avrebbe generato una sconsiderata gestione dei prezzi, tale da trarre in inganna il consumatore e quindi da richiedere la segnalazione, ai fini amministrativi, degli operatori commerciali ritenuti inadempienti.