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Cronaca

Blitz antidroga dei carabinieri con 15 arresti e il sequestro di 40 chili di cocaina

Dalle prime ore dell’alba, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi stanno dando esecuzione, nell'area tra Latiano, Oria, Torre Santa Susanna ed Erchie, e a Bologna, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale brindisino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 15 indagati

Dalle prime ore dell’alba, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi stanno dando esecuzione, nell'area tra Latiano, Oria, Torre Santa Susanna ed Erchie, e a Bologna, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale brindisino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 15 indagati – di cui 4 donne con ruoli di primo piano nell'organizzazione criminosa – ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in traffico e detenzione illeciti di quantità ingenti di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegali di arma da fuoco, ricettazione, nonché rapina in abitazione.

Le indagini sono state condotte dai militari della compagnia di Francavilla Fontana. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 40 chili di cocaina. Sarà il procuratore capo Marco Dinapoli a illustrare i particolari dell'attività investigativa ed i suoi risultati, in una confefrenza stampa che si terrà alle 10.15 in procura. Il blitz di queste ore è collegato all'intercettazione di una coppia di Oria da parte dei carabinieri del Norma di Francavilla Fontana il 31 luglio scorso. Marito e moglie viaggiavano con 40 chilidi cocaina nascosti in un doppio fondo ricavato nel bagagliaio dell’auto. Si trattava di Francesco Trisolini, 51 anni, di Oria, e del’olandese Patricia Theodora  Johanna, 33 anni olandese. I due erano diretti a Oria, dove convivevano.

Droga, armi e soldi: le foto degli arrestati e del materiale sequestrato

I nomi degli arrestati - L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Maurizio Saso, su richiesta del pm Valeria Farina Valaori. L’arresto in carcere è stato disposto nei confronti di: Francesco Trisolini, 51 anni, di Oria; Patricia Theodora Johanna Van Heel , 43 anni, olandese, residente a Oria; Daniele Risonola, 41 anni ,di Oria; Semira Ruggiero, 46 anni, di Oria; Simone Nucera, 29 anni, di Oria; Patrizio Perrone, 55 anni, di Torchiarolo; Maria Grazia Mileto, 55 anni, di San Pietro Vernotico; Raffaele Trisolini, 46 anni, di Bologna; Giancarlo Secondo Rogoli, 59 anni, di Erchie; Lucrezia Maggi, 36 anni, di Torre Santa Susanna; Salvatore Morleo, 32 anni, di Torre Santa Susanna; Giuseppe Solazzo, 33 anni, di Torre Santa Susanna; Luigi Calati, 33 anni, di Mesagne. 

Sono stati arrestati in regime di domiciliari: Santo Mastria, 56 anni, di Oria; Crocifisso Di Potenza, 29 anni, di Latiano. 

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Nella mattinata di oggi, a seguito di una perquisizione dei carabinieri, è stata arrestata in regime di domiciliari anche una nonna di 80 anni presso la cui abitazione si trovavano una mitraglietta Skorpion e un fucile che, da quanto appurato dalle forze dell’ordine, l’anziana era in grado di smontare. Tutto ciò era stato nascosto sotto un letto.

IL VIDEO SUL SEQUESTRO DELLA SCORPION

Le indagini - Le indagini hanno visto impegnati i carabinieri della compagnia al comando del capitano Nicola Maggio e i militari del Norm coordinati dal tenente Roberto Rampino. Il primo tassello del complesso mosaico investigativo è stato piazzato nel marzo del 2015, quando venne arrestata in flagranza di reato una donna di Oria, Fiorella Caforio, sorpresa con mezzo chilo di hascisc in casa. A partire da questa operazione, gli inquirenti hanno individuato una serie di persone residenti fra Oria, Latiano, Mesagne, Torchiarolo e Torre Santa Susanna che avevano a che fare con quel carico di droga.

I militari, come rimarcato dal procuratore capo Marco Di Napoli durante una conferenza stampa svoltasi stamani in presenza ancge del comandante provinciale dell'Arma, Nicola Conforti,, hanno intercettato 28 utenze telefoniche, hanno geolocalizzato 7 auto, hanno monitorato con delle telecamere una strada che dava accesso a un terreno di campagna frequentato dagli indagati. Tutto ciò è stato accompagnato da servizi di osservazione del territorio effettuati giorno e notte. Dalle indagini è emersa la sussistenza di un sodalizio che si riforniva di cocaina dalla Germania e che per difendere i propri interessi aveva messo su  un piccolo arsenale. Droga, armi Oria-2

In 5 mesi sono stati effettuati 9 sequestri di droga fra cocaina e hascisc (eclatante quello del 31 luglio 2015, quando ben 40 chili di cocaina vennero trovati in un doppio fondo di una Peugeot a bordo della quale viaggiavano Francesco Trisolini e la consorte olandese Patricia Theodora Van Heel, fermati a Francavilla mentre rientravano a Oria dopo aver acquistato la merce in Germania) e un sequestro record di denaro (ben 403mila euro in contanti nascosti all’interno di un bidone di plastica sotterrato nel pollaio dell'oritano Santo Mastria) oltre ad altri sequestri di banconote di minore entità ma comunque consistenti (10mila euro in un caso, 9mila euro in un’altra circostanza).

Gli episodi di spaccio accertati sono 12. Quelli di ricettazione di denaro e fucili, 4 (il 13 settembre 2015 venne arrestato in flagranza di reato Luigi Calati, trovato in possesso di un fucile con matricola abrasa e relativo munizionamento nonché una pressa artigianale per la compattazione della cocaina in panetti). A tre indagati (Giancarlo Secondo Rogoli, Salvatore Morleo, e Giuseppe Solazzo) è stata contestata anche una rapina in abitazione ai danni di un giovane estraneo al gruppo, “colpevole” di essere amico di una delle indagate (Lucrezia Maggi) coinvolta nello spaccio. Tale episodio, secondo gli investigatori una vera e propria “spedizione punitiva per castigare la vittima con mazze di legno”, risale allo scorso 20 luglio. 

La gestione degli affari illeciti era prevalentemente a conduzione famigliare. In particolare è emerso che un ruolo di primo piano era ricoperto da quattro coppie accomunate da vincoli di parentela. E un ragazzino di 14 anni inserito in questo quadro famigliare, secondo gli inquirenti, avrebbe aiutato i suoi congiunti a disfarsi della droga dopo il primo ingente sequestro di 40 chili di cocaina risalente al 31 luglio. 

La polvere bianca veniva comprata a 36mila euro al chilo e rivenduta a prezzi anche venti volte superiori. Veniva nascosta nei muretti a secco del Salento (all'interno di bottiglie di plastica, lattine e tubi per l'irrigazione), per essere poi prelevata dai pusher di zona. Quando gli indagati si recavano in Germania per acquistare la droga, lasciavano i telefoni cellulari e qualsiasi apparato intercettabile a casa. Uno degli indagati si serviva addirittura di un jammer (disturbatori di frequenze cellulari gsm gps), per non farsi intercettare. Nella loro disponibilità c'era anche una Bmw Serie 5 senza targa, ancora da immatricolare. Disponevano di talmente tanto denaro che si erano muniti di una macchina conta-soldi per quantificarlo. 

I sodali utilizzavano il telefono con estrema cautela. Tre delle loro abitazioni erano munite di un sistema di videosorveglianza con telecamere professionali, di cui una montata in una cassetta postale. Nonostante questi accorgimenti, i carabinieri sono riusciti a ricostruire i loro movimenti, raccogliendo in appena 5 mesi di indagine una serie di elementi che quest’oggi hanno portato all’esecuzione del provvedimento restrittivo. “I tempi – dichiara Dinapoli – sono un record. Era tutt’altro che semplice arrivare dopo 6 mesi a una misura cautelare così complessa”.

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