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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Calipso: gol di Rossi e finisce la latitanza per il luogotenente di Vicientino

BRINDISI - Le forze dell’ordine gli davano la caccia da mesi. Sembrava aver fatto perdere del tutto le proprie tracce. Ed invece Tobia Parisi (31 anni, latianese) era a due passi da casa. I carabinieri lo hanno tratto in arresto ad Erchie. A tradirlo, la passione per la nazionale del pallone. Ieri sera, convinto di passare inosservato si era infatti recato presso l’abitazione di alcuni amici, per guardare in Tv l’incontro di calcio Germania-italia. Al termine della partita, lasciato il salotto e riconosciuto dai militari, è stato fermato e tratto in arresto. Ritenuto responsabile di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsione ed altro, Parisi era latitante dallo scorso mese di settembre, sfuggito alla cattura nell’operazione denominata “Calipso”, scaturita da ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, nei confronti del “clan Vitale”, sodalizio ritenuto al vertice della nuova “Scu”.

BRINDISI - Le forze dell’ordine gli davano la caccia da mesi. Sembrava aver fatto perdere del tutto le proprie tracce.  Ed invece Tobia Parisi (31 anni, latianese) era a due passi da casa. I carabinieri lo hanno tratto in arresto ad Erchie. A tradirlo, la passione per la nazionale del pallone. Ieri sera, convinto di passare inosservato si era infatti recato presso l’abitazione di alcuni amici, per guardare in Tv l’incontro di calcio Germania-italia. Al termine della partita, lasciato il salotto e riconosciuto dai militari, è stato fermato e tratto in arresto. Ritenuto responsabile di associazione  mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsione ed altro, Parisi era latitante dallo scorso mese di settembre, sfuggito alla cattura  nell’operazione denominata “Calipso”, scaturita da ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, nei confronti del “clan Vitale”, sodalizio ritenuto al vertice della nuova “Scu”.

Il blitz della Dda scattò alle quattro di mattina del 29 settembre scorso, fra la Puglia e l’Albania. L’operazione dei carabinieri e delle forze speciali della Polizia albanese, consentì la cattura di una decina di boss della Sacra Corona Unita, compreso il presunto boss ostunese Albino Prudentino.

Nella rete finì così uno dei due clan della Scu attualmente in attività, quello dei mesagnesi Massimo Pasimeni e Antonio Vitale (entrambi detenuti), la cui direzione era stata affidata a Daniele Vicientino (altro mesagnese, riuscito a sfuggire alla cattura e ancora latitante) e ad Ercole Penna (mesagnese, 36 anni), divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia. Parisi  e’ ritenuto dagli inquirenti il “luogotenente” di Vicientino sul  territorio di Latiano, per la commissione di reati mafiosi tra cui il traffico di sostanze stupefacenti con la Calabria.

I militari del nucleo investigativo del reparto operativo di Brindisi sono riusciti a bloccare il 31enne latianese a seguito di una intensa ed efficace attività investigativa, condotta con le classiche metodologie di indagine. Nel corso dell’azione investigativa, i militari si sono avvalsi, in alcuni casi, anche del supporto dell’agenzia informazioni per la sicurezza interna (Aisi).

Dapprima tradotto in Caserma, Parisi e stato successivamente condotto nel carcere di Brindisi, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Contestualmente è scattata la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento personale, nei confronti delle tre persone che hanno dato ospitalità al latitante.

Un paio di stagioni fa proprio Tobia Parisi rimase ferito durante una folle sparatoria. Nella notte del 31 maggio 2009, il pregiudicato latianese fu infatti aggredito a colpi di pistola sull’uscio dell’Aranceto (uno tra i più frequentati disco club del litorale ostunese) da un giovane del posto (Carmelo Cavallo, 24 anni, ostunese, poi tratto in arresto dalla polizia). Nella circostanza fu raggiunta da un proiettile anche una giovane turista straniera (K.Y., colpita di striscio ad una gamba), che nulla aveva a che fare con la gazzarra.

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