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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Presunta violenza sessuale: opposizione alla richiesta di archiviazione del caso Haggis

L'istanza è stata depositata dai difensori della 30enne inglese che nell'estate 2022 denunciò di aver subito abusi sessuali in un b&b di Ostuni, da parte del regista canadese

BRINDISI – E’ stata depositata un’opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento a carico del regista e sceneggiatore Paul Haggis, indagato per violenza sessuale nei confronti di una 30enne inglese. L’istanza è stata formalizzata dagli avvocati della donna. Un paio di settimane fa erano stati i pm del tribunale di Brindisi, Antonio Negro e Livia Orlando, a chiedere al gip l’archiviazione del caso. Ora lo stesso gip dovrà esprimersi sulle due richieste.

La donna denunciò di aver subito degli abusi sessuali fra il 12 e il 15 giugno 2022. I fatti si sarebbero verificati in un b&b di Ostuni in cui i due alloggiavano insieme. Lo sceneggiatore 71enne, due volte premio Oscar, nei giorni successivi avrebbe dovuto partecipare a un festival internazionale del cinema organizzato proprio nella Città Bianca. 

Il 19 giugno 2022, a seguito di indagini della Squadra mobile di Brindisi, il regista fu sottoposto a fermo di indiziato di delitto, in regime di domiciliari. Tre giorni dopo, nell’ambito dell’udienza di convalida, l’indagato respinse ogni addebito, affermando di aver avuto solo dei rapporti consenzienti con la giovane, conosciuta nei mesi precedenti in occasione di un altro festival cinematografico. Successivamente si svolse anche un lungo incidente probatorio nel corso del quale fu cristallizzata la versione dei fatti della donna. 

Il 4 luglio dello stesso anno, il gip del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, accolse l'istanza di revoca dei domiciliari depositata dall'avvocato Michele Laforgia, difensore di Haggis. Il provvedimento di scarcerazione fu successivamente confermato dal tribunale del riesame di Lecce, che respinse il ricorso dell'accusa, sollevando dei dubbi sul racconto della donna. “Le numerose incongruenze e contraddizioni evidenziate – si legge nelle motivazioni del provvedimento del riesame - unitamente alla manifestata non indifferenza alla ricaduta economica della vicenda, non possono che far fortemente dubitare della genuinità del racconto della persona offesa". “Non può acriticamente ritenersi - scrissero ancora i giudici del riesame - che la posizione (della persona offesa, ndr) sia scevra da intenti speculativi".

La nota dell'associazione Differenza Donna

La 30enne è stata assistita dall’associazione Differenza Donna, rappresentata da Ilaria Boiano. “Al termine di lunghe indagini – afferma Boiano - che hanno confermato l'attendibilità della persona offesa e il grave danno accertato da una consulenza tecnica disposta dalla Procura di Brindisi, la vittima non può accettare la motivazione per cui la Procura di Brindisi vuole archiviare il caso di violenza sessuale nei confronti di Paul Haggis, perché le argomentazioni giuridiche e fattuali alla base della richiesta di archiviazione non sono coerenti con la più recente giurisprudenza di legittimità in materia di violenza sessuale e consenso della vittima”.

“L'indagine - prosegue Boiano - è stata interamente dedicata ad approfondire la personalità e le scelte della donna, mentre è la condotta dell'indagato che doveva essere approfondita. La vittima si è opposta alla richiesta di archiviazione, pertanto, per ribadire il valore insuperabile del suo dissenso dinanzi alle condotte ai suoi danni dell'indagato dinanzi alle quali lo Stato non può rimanere indifferente”.

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