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Cronaca

Studente morto durante l'ora di ginnastica a scuola: sarà l'autopsia a chiarire le cause

Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte di Nicola Convertini, il 17enne il cui cuore ha cessato di battere ieri durante l'ora di educazione fisica. Si tratta di un atto dovuto che il pm di turno, Marco D'Agostino, disporrà per fugare ogni eventuale dubbio

OSTUNI - Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di Nicola Convertini, il 17enne il cui cuore ha cessato di battere ieri durante l’ora di educazione fisica. Si tratta di un atto dovuto che il pm di turno, Marco D’Agostino, disporrà per fugare ogni eventuale dubbio presente o futuro su quanto si è verificato all’istituto commerciale Jean Monnet di Ostuni in una giornata di scuola come tante altre. Le ricostruzioni fatte dai poliziotti del commissariato tendono al momento a escludere ogni forma di responsabilità in merito all’accaduto.

Ieri sono state acquisite numerose testimonianze. La dinamica dei fatti è chiara. Nicola era in classe sin dalla prima ora. Stava effettuando nell’ora di ginnastica un esercizio di salto in alto. Il suo docente di educazione fisica è persona estremamente attenta e meticolosa, uno sportivo appassionato con trascorsi da agonista, nonché da anni allenatore di ragazzi e ragazze nelle società sportive della città. C’era la barriera da oltrepassare, non troppo alta. Ed era stato sistemato un tappeto alto 50 centimetri, come di consueto.

Il ragazzo ha saltato, è atterrato di schiena sulla superficie morbida. Si è rialzato, ma stentava a mantenere l’equilibrio. Ha accusato un malore, forse un problema cardiaco, hanno poi rilevato i medici e i soccorritori del 118 intervenuti. Subito è stato assistito, poi condotto in ospedale. E’ stato inutile ogni tentativo di rianimarlo, non ce l’ha fatta.

La ragione non è chiara, per quanto si presuma che a portare via per sempre Nicola ai suoi genitori, ai compagni di scuola, agli amici insieme ai quali iniziava ad affacciarsi al mondo, sia stato un evento del tutto imprevedibile e non addebitabile a nessuno. Bisognerà accertarlo, senza ombra di dubbio, per evitare che restino ombre su un dramma che ha già scosso gli studenti del commerciale, oltre che la piccola comunità di Casalini, frazione di Cisternino, dove proprio il 17enne stava contribuendo a organizzare gli eventi di Natale in parrocchia.
Nicola era un bravo ragazzo, di quelli acqua e sapone. La sua bacheca Facebook racconta di una passione smisurata per la musica. Suonava tre strumenti, tra cui il piano. E lo faceva spesso anche a scuola nel corso delle manifestazioni e degli incontri. Si era proposto come organista nella parrocchia che frequentava. Era introverso, ma comunque perfettamente integrato nel gruppo. Molto amato dai compagni che si sono stretti attorno alla famiglia e che stentano a darsi pace.

Nicola Convertini-2Nicola non era affatto tipo da eccessi, tanto hanno riferito i suoi coetanei alla polizia. Mai, prima di ieri, aveva avuto problemi di salute. Nessuna difficoltà nell’ora di ginnastica, nulla che lasciasse presagire quanto poi accaduto, così difficile da comprendere per i tanti giovanissimi che ogni giorno varcano i cancelli di quella scuola e che certo non immaginano di doversi raffrontare con il senso di vuoto e con gli interrogativi che la morte improvvisa di un compagno 17enne pone nella loro quotidianità spensierata e proiettata al domani.

Il ragazzo frequentava il penultimo anno, aveva scelto l’indirizzo turistico e andava avanti con profitto, in direzione dei suoi sogni. Lui, capace di zittire una platea muovendo rapidamente le dita fra i tasti bianchi e neri di un pianoforte. Il viso da bambino dietro gli occhiali dalla montatura scura. E una frase sulla copertina della bacheca Fb: “Life is too important to be taken seriously”. La citazione è di Oscar Wilde: “La vita è troppo importante per essere presa sul serio”.

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