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Cronaca

Ceneri Enel da Brindisi a La Spezia: forti proteste nella città ligure

Interessata pure la centrale di Civitavecchia. Autorizzazioni rilasciate senza Valutazione di impatto ambientale, saranno scaricate in alcuni silos nel porto. Sotto accusa sindaco (anche presidente della Provincia) e Autorità portuale

Forti polemiche a La Spezia dopo il servizio con cui “Il Secolo XIX” di Genova ha rivelato che dal mese di febbraio nel porto ligure, in una nuova struttura sul molo Garibaldi, prenderà il via un traffico di ceneri provenienti dalle centrali termoelettriche di Brindisi Cerano e di Civitavecchia Torrevaldaliga. Le autorizzazioni ambientali e urbanistiche sarebbero state già concesse da  tutti gli enti interessati, Asl ed Arpa incluse, mentre – prevede il quotidiano genovese – sarà certamente battaglia il 2 febbraio in consiglio comunale.

Già sotto attacco il sindaco, oltre all’Autorità portuale, primo cittadino che è anche presidente della Provincia, il quale – secondo gli oppositori – avrebbe dovuto opporsi al progetto. Le ceneri saranno scaricate e stoccate nei silos di Italterminali, poi saranno trasportate via camion all’impianto di Italcementi. Concessione portuale rilasciata, e parere urbanistico favorevole perché, spiega “Il Secolo XIX”, non vi sarebbero interferenze di natura paesaggistica dell’impianto.

Ma ciò che preoccupa il movimento ambientalista locale “Spezia via del carbone”, è la dispersione di ulteriori inquinanti nell’ambiente in una città che ha una centrale a carbone proprio nel porto. Schierate contro l’impianto anche Legambiente, Italia Nostra e il Comitato dei cittadini del Levante, che puntano l’indice contro un’autorizzazione rilasciata con una semplice determina, senza una procedura di valutazione di impatto ambientale.

Sia pure in ritardo, e grazie al servizio del quotidiano genovese, ora si va organizzando l’opposizione al traffico delle ceneri, con la richiesta di fermare tutto e sottoporre il progetto a Via. Come già detto, appuntamento il 2 febbraio in consiglio comunale, dove il tema delle ceneri Enel in arrivo da Brindisi e Civitavecchia sarà al centro del dibattito, considerando che il traffico contestato è stato autorizzato per ben 10 anni.

Le ceneri e i gessi prodotti dalla centrale di Brindisi Cerano vengono imbarcate dalla banchina di Costa Morena Est nel porto industriale, e la loro destinazione sono cementifici e impianti di produzione di conglomerati per i manti strali e di prefabbricati per edilizia, con clienti in Grecia e in altri paesi, oltre che in Italia, mentre il surplus va in discarica ma, in vari casi, anche in discariche abusive (come quella scoperta qualche anno fa in Calabria dalla Guardia di Finanza), e nei terreni agricoli e cave non autorizzate come è stato accertato più volte in provincia di Brindisi (processi in corso).

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