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Cronaca

Sbarcati 407 migranti: quasi tutti nuclei familiari in fuga dalla Siria, 140 bambini

Arrivano da quella macelleria di bambini che è diventata la Siria devastata dalla guerra civile, e dalle atrocità compiute sia dai governativi che dalle bande della Jihad islamica e dell'Isis. Sono soprattutto membri di nuclei familiari di profughi siriani i 407 che la petroliera Acs Bright ha cominciato a sbarcare alle 6.30 di stamani sulla banchina della diga di Punta Riso

BRINDISI – Arrivano da quella macelleria di bambini che è diventata la Siria devastata dalla guerra civile, e dalle atrocità compiute sia dai governativi che dalle bande della Jihad islamica e dell’Isis. Sono soprattutto membri di nuclei familiari di profughi siriani i 407 che la petroliera Acs Bright ha cominciato a sbarcare alle 6.30 di stamani sulla banchina della diga di Punta Riso (video), dove l’apparato coordinato dalla Prefettura di Brindisi aveva allestito già da ieri una base mobile per i primi controlli sanitari e l’identificazione e lo smistamento. Ben 140 i minori raccolti dalla tanker nel Canale di Sicilia, non molto lontano dalle coste libiche da cui era salpata il 26 pomeriggio, da un terminal  petrolifero nei pressi di Bengasi. Altra area illuminata dai lampi di una guerra intestina che sembra senza fine.

Migranti - Il saluto dei proguhi dal ponte dell'Acs Bright-001-3La nave era arrivata nella zona di fonda a poche miglia da porto ieri sera alle 20,30 e vi è rimasta sino all'alba di oggi. Nei tendoni dei controlli sanitari e di primo soccorso, il personale del 118 e della Croce Rossa, fuori uomini e donne della Capitaneria di Porto, dell’Ufficio stranieri della questura, della Polizia di frontiera, delle altre forze dell’ordine, e della Protezione civile. Lo smistamento è giù in corso. Tutto era stato definito in collaborazione con l’unità del Viminale che dirige le operazioni dell’emergenza migranti: una aliquota delle persone sbarcate, 117 secondo l'Ufficio stranieri della questura brindisina,  andrà ad Ascoli nelle Marche e a Pescara in Abruzzo; altri a Foggia (50) e Taranto (200); la restante parte resta provvisoriamente in strutture del Brindisino in attesa di ulteriori destinazioni.

Migranti - Primo soccorso ad un bambino-2Non è come per la grande emergenza della fuga dall’Albania del 1991. Queste persone che hanno cominciato mesi fa il lungo cammino per allontanarsi dalla guerra sono “invisibili” ai brindisini. Se non fosse per i mezzi di informazione, praticamente passerebbero quasi inosservati dentro i pullman, con il pensiero concentrato sulla parte meno drammatica ma non si sa ancora quanto lunga del loro viaggio verso comunità di connazionali, amici e parenti che li attendono nei Paesi dell’Europa centro - settentrionale. La polizia sta procedendo con le identificazioni per accertare se tra i migranti sbarcati vi siano anche persone di nazioni dove non sono in corso emergenze umanitarie.

E’ il quarto arrivo a Brindisi di una nave con migranti salvati nel Canale di Sicilia. Ce ne saranno altri perché l’esodo ha i tempi delle guerre in corso nel Corno d’Africa, in Medio Oriente e in Africa Settentrionale. Dopo Mare Nostrum, se l’Europa manterrà i suoi impegni, ci sarà Frontex 2. Passerà l’estate, quando gli attraversamenti si moltiplicano, e forse basteranno Sicilia e Calabria a ricevere e smistare i migranti salvati in mare, e Brindisi potrebbe anche non servire. Ma chi può prevedere il futuro, in questi scenari che si aggravano di giorno in giorno? (Foto Gianni Di Campi)

Le operazioni di sbarco alla diga di Punta Riso

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