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Cronaca

Processo su discarica Autigno: prescrizioni in appello, risarcimenti confermati

Estinti i reati contestati ai due unici imputati, rispettivamente già amministratore e direttore tecnico della Nubile Srl. Le parti civili dovranno essere risarcite 

BRINDISI – Estinti per intervenuta prescrizione i reati contestati a LucaScreti e Giuseppe Masillo, rispettivamente già amministratore e direttore tecnico della Nubile Srl, ma confermata la condanna degli stessi alle statuizioni civili di primo grado. Queste le decisioni della Corte d’Appello di Lecce nell’ambito del processo sulla gestione della discarica comunale situata in contrada Autigno. La sentenza è stata emessa nella giornata di ieri (lunedì 30 maggio). 

Il tribunale di Brindisi, nel novembre 2019, aveva condannato Screti alla pena di cinque mesi di arresto e Masillo alla pena di un mese di arresto (entrambe sospese), per presunte violazioni dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia). La parte dei reati antecedente al 5 novembre 2011 era già caduta in prescrizione in primo grado. Il procedimento scaturì da un’inchiesta della Procura di Brindisi che nel maggio 2015 portò al sequestro della discarica, da allora mai tornata in funzione.

Il risarcimento danni delle parti civili, come detto, viene confermato in appello. Screti, Masillo e la società Nubile srl furono infatti condannati “in solido tra loro, al risarcimento dei danni in favore delle parti civili Comune di San Vito dei Normanni costituiti con l’avvocato Pasquale Angelini; associazione Italia Nostra Onlus con l’avvocato Cosimo Manca; Comitato Salute Ambiente e Territorio rappresentato dagli avvocati Francesco Monopoli e Giuseppe Durano e  Legambiente-comitato regionale pugliese” con l’avvocato Stefano Latini. I danni furono liquidati “equitativamente in cinquemila euro per ciascuna”. 

Screti, Masillo e Nubile srl furono inoltre condannati “in solido tra loro al risarcimento” anche nei confronti delle “parti civili Ministero dell’Ambiente e Maurizio Tamborrino”, quest’ultimo residente nella zona in cui si trova la discarica, rappresentato dagli avvocati Francesco Monopoli e Giuseppe Durano, “da liquidare in separato giudizio civile”, con assegnazione di una “provvisionale di diecimila euro ciascuno”.

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