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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La torcia incombe sulle spiagge affollate. Brindisi Bene Comune: bloccare gli impianti

Si riaccende la torcia di emergenza di torre Cavallo, quella collegata all'impianto di cracking, e ciò avviene nel primo pomeriggio, quando tutte le spiagge sono affollate. La fiamma, molto alta si vede da decine di chilometri di distanza. Da Brindisi Bene Comune, poco dopo, arriva una richiesta al sindaco: bloccare gli impianti. Sul caso anche un intervento della deputata Elisa Mariano del Pd

BRINDISI - Si riaccende la torcia di emergenza di torre Cavallo, quella collegata all'impianto di cracking, e ciò avviene nel primo pomeriggio, quando tutte le spiagge sono affollate. La fiamma, molto alta si vede da decine di chilometri di distanza. Da Brindisi Bene Comune, poco dopo, arriva una richiesta al sindaco: bloccare gli impianti della fabbrica con un'ordinanza, utilizzando i suoi poteri in materia di salute pubblica.

"Ancora una volta le torce del petrolchimico sfiammano. Decine di cittadini dalle spiagge, dalle proprie abitazioni - si legge nella note dell'associazione - riprendono con fotocamere e telecamere le sfiammate che producono un denso fumo nero che si dirige verso la città. In molti si sono rivolti alle autorità non ottenendo alcuna spiegazione, né alcuna rassicurazione".

La torcia in azione vista da uno dei quartieri periferici di Brindisi-2"Cosa succede sempre più spesso ed in particolare ad agosto al petrolchimico?  Cosa viene emesso nell’aria? Cosa respiriamo?  Quanti e quali idrocarburi policiclici aromatici si diffondono in città e sulle spiagge affollate?", si chiede Brindisi Bene Comune? Stando ai precedenti rilevamenti dell'Arpa in circostanze analoghe, aumentano le polveri sottili Pm10 e aumenta il livello di benzene e degli Ipa, gli idrocarburi policiclici aromatici.

"Tutte domande alle quali non verrà data nessuna risposta come sempre del resto - si affertma però nel comunicato -. Ma tutto ciò non è più accettabile. Chiediamo al sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica,  di procedere con una ordinanza al blocco degli impianti petrolchimico" è la conclusione cui giunge l'associazione ambientalista.

L'accensione della torcia è avvenuta attorno alle 15 e si è protratta per circa un'ora. In quel momento soffiata un vento termico da est (il levante), che ha portato la nube - e di conseguenza la ricaduta di sostanze - sulla parte ovest della città.

Sull’evento di oggi pomeriggio, che coinvolge il sistema delle torce di emergenza di Eni Versalis, è intervenuta anche la deputata Elisa Mariano del Pd. “È intollerabile subire le sfiammate delle torce del Petrolchimico senza che l'azienda trovi il modo di limitare in modo sostanziale questo evento. È insopportabile, infatti, che ciò avvenga con tanta frequenza ed è lecito chiedersi quale sia l'impatto sulla propria salute quando si è costretti a respirare tali gas industriali in tale concentrazione e così spesso”, ha dichiarato la parlamentare.

“Lo stesso prof. Assennato (il direttore di Arpa Puglia, ndr) nei mesi scorsi sottolineò con forza l'inaccettabilità del ripetersi di questo evento al punto da fare egli stesso un sopralluogo presso il Petrolchimico. Ricordo che le centraline per il monitoraggio dell'aria dell'Arpa in quei giorni registrarono picchi di benzene e anidride solforosa e l'evento si protrasse per ben quindici giorni sino alla riparazione del guasto. Ma le torce tornarono a sfiammare un mese dopo. Ora anche in questo caso, come tutte le volte, attenderemo nuovamente di sapere quali veleni abbiamo respirato durante le sfiammate e potremo tutti quanti commentare i risultati delle analisi delle immissioni rilevate dall'Arpa che arriveranno puntuali e puntualmente ci informeranno che pian piano la situazione torna alla normalità”.  

Ma il problema a Brindisi non sono solo le sfiammate delle torce del petrolchimico, ha aggiunto la deputata. “Ci si rende conto che siamo sottoposti ad una pressione, sul piano ambientale e del carico inquinante, dovuta all'impatto cumulativo di tutti i singoli impianti del polo industriale e che sentiamo la nostra salute messa a rischio? Mi rivolgo direttamente al presidente Vendola ed al ministro Galletti perché intervengano tempestivamente e affrontino a viso aperto e con urgenza la ‘questione brindisina’. da sempre trascurata a tutti i livelli”. (Le foto ci sono state inviate dalle lettrici Daniela Pascale e Maila Congedo)

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