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Cronaca

Conclusa la verifica degli ispettori Ue alla scuola europea di Brindisi

Si è appena conclusa l'ispezione presso la Scuola Europea di Brindisi, da parte della Commissione preposta. Siamo riusciti a strappare delle considerazioni a caldo alla dirigente dell'Istituto Comprensivo Centro, Angela Citiolo.

BRINDISI - Si è appena conclusa l'ispezione presso la Scuola Europea di Brindisi, da parte della Commissione preposta. Siamo riusciti a strappare delle considerazioni a caldo alla dirigente dell'Istituto Comprensivo Centro, Angela Citiolo.

Con quali consapevolezze ha affrontato, lei come dirigente e tutto l'Istituto, l'ispezione dei giorni scorsi?

"Eravamo pronti; siamo giunti all'audit gradualmente, dopo un anno e mezzo dall'inaugurazione dei primi corsi e circa tre anni dalle prime stesure del progetto. Nonostante la naturale tensione che si prova quando si è sottoposti ad un'ispezione, siamo però sereni perché riteniamo di aver lavorato molto, al nostro interno, per garantire la qualità della formazione e della didattica. Abbiamo costruito una squadra nella quale ognuno gioca il proprio ruolo con consapevolezza, all'interno di una più grande squadra che è quella dell'intero Istituto Comprensivo "Centro", che ospita e sostiene la Scuola Europea".

Il territorio brindisino è pronto, a suo parere, a confrontarsi con un sistema scolastico europeo?

"Dire "confrontarsi" dà l'idea di una specie di contrapposizione. Credo che sia più corretto invece parlare di uno scambio fra sistemi, dove il modello europeo porta e richiede, dal canto suo l'intenzionale formazione del cittadino europeo. È comunque indispensabile convincersi che non ci sono tappeti rossi, né piatti d'argento. Bisogna camminare insieme, insomma".

Le amministrazioni sostengono questo progetto ambizioso? In che modo?

"Il Ministero dell'istruzione ha da subito creduto nel progetto, e si è attivato, anche attraverso gli Uffici Scolastici Regionale e Territoriale di Ambito, per garantire le risorse di organico".

Durante l'intervista, l'ispettrice Dana Musilova, ha ammesso di non conoscere il sistema scolastico italiano.

Quello adottato a Brindisi è un sistema europeo puro? A suo parere il territorio è stato ben informato della sostanziale differenza di tale sistema rispetto allo standard italiano? Sostanzialmente, in cosa consiste la differenza?

"L'informazione parte da ora, poiché fino ad ora si era in una fase di co-costruzione del progetto. Lungo il percorso potevano intervenire -e di fatto sono intervenute- numerose variabili, e questo era insito proprio nell'idea di co-costruzione e di richiesta di accreditamento. Ora, però, il quadro è più definito: le scuole accreditate (caduti i modelli tipo 2 e tipo 3) devono aderire ai criteri generali di multiculturalità e di educazione alla cittadinanza europea del sistema delle scuole europee, e devono rispondere ad alcune condizioni imprescindibili, ma dipendono comunque dal ministero della nazione di appartenenza e possono conservare dei margini di autonomia nella modellizzazione pedagogica e didattica. Dalla restituzione ufficiale del report in poi, quindi, si potrà procedere con l'informazione diffusa dell'audit nello specifico e, più in generale, delle possibilità offerte dall'esistenza della Scuola Europea a Brindisi".

Nei prossimi giorni avverrà la restituzione e pubblicazione del report dell'avvenuta audit .

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